Inci delle creme solari: come leggerli e scegliere la migliore

Qual’è il miglior inci per una crema solare?
Meglio al supermercato o in farmacia?
Quali sono i filtri da evitare?
L’articolo di oggi dovrebbe aiutarvi nella scelta delle creme solari in base al loro inci, e per oggi parliamo di filtri chimici, quelli tipicamente presenti nelle protezioni non ecobio, mentre nella seconda parte dell’articolo parleremo dei filtri fisici e delle loro problematiche.

I filtri chimici che troviamo negli inci delle protezioni solari sono molto lontani dal mondo dell’ecologia, perchè si accumulano nell’ambiente, provocando gravi danni a flora e fauna. Tuttavia permettono una protezione più sicura per la nostra pelle perchè, rispetto ai filtri fisici, consentono di coprire lo spettro completo di raggi UVA e UVB (ovviamente a seconda dei filtri utilizzati).

Per questi motivi è importante, vistà l’alta ecotossicità dei filti chimici, saper leggere gli inci dei solari e scegliere formulazioni di alta qualità e adeguate al nostro effettivo bisogno…se per l’ambiente sono pessimi, che siano performanti e sicuri almeno su di noi!

Alcuni filtri chimici sono da evitare del tutto. Li troviamo in inci sotto i seguenti nomi:

  • Oxybenzone / benzophenone-3. Attività estrogena, si accumula nell’organismo, genera radicali liberi.
  • Homosalate (HMS). Attività estrogena.
  • Octyldimethyl-PABA. Attività estrogena.

Altri filtri problematici, che bisognerebbe evitare ma che possono salvarsi in determinate circostanze (da finire di usare e non ricomprare più):

  • 4-Methylbenzyliden camphor. Filtro UVB + in parte UVA. È fotostabile ma a rischio di tossicità (è sotto osservazione). È ritenuto sicuro nei prodotti da spalmare sulla pelle, mentre non è tollerabile in spray e stick labbra, per l’alto rischio di inalazione e ingestione.
  • Ethylhexyl salycilate / octyl salycilate. Filtro UVB non fotostabile! I suoi danni possono essere arginati se lo trovate nell’inci del solare in compagnia di ethylhexyl triazone, tinosorb, meroxyl o octocrylene, in quanto lo stabilizzano.

Filtri sicuri, ma con qualche problematica a cui prestare attenzione. Personalmente non scarto a priori un prodotto che li contiene, ma valuto l’insieme della formula (stabilità, posizione in inci…):

  • Butyl methoxydibenzoylmethane (per gli amici Avobenzone). Filtro UVA + parte UVB. Da solo non è fotostabile!
    Si stabilizza se è con octocrylene, Meroxyl e/o Tinosorb.
  • Octyl methoxycinnamate, filtro UVB, fotostabile.
    Attenzione! Se questo filtro è presente nell’inci del vostro solare insieme all’Avobenzone, senza filtri stabilizzanti, la protezione NON è fotostabile…la coppia si ristabilizza se la crema contiene anche octocrylene, Meroxyl e/o Tinosorb.

Filtri fotostabili e sicuri,

  • Octocrylene. Filtro UVB. Perfettamente fotostabile, ha però il difetto di generare radicali liberi, pertanto è particolarmente utile la presenza di antiossidanti e l’uso di un doposole che li contenga (come quello fai da te che vi ho suggerito).
  • Diethylamino hydroxybenzoyl hexyl benzoate (per gli amici Uvinul A Plus). Filtro UVA, fotostabile.
  • Diethylhexyl butamido triazone. Filtro UVA, fotostabile.
  • Ethylhexyl triazone. Filtro UVB, fotostabile.

Top della gamma, ossia i filtri di ultima generazione.

  • Mexoryl:
    Terephthalylidene dicamphor sulfonic Ac. (Per gli amici mexoryl SX). Filtro UVA.
    Drometrizole trisiloxane (per gli amici Mexoryl XL). Filtro UVB.
  • Tinosorb: filtro UVA e UVB, in entrambe le sue versioni.
    Methyilene bis-benzotriazolyl tetramethylbuthylphenol (per gli amici Tinosorb M).
    Bis-ethylhexyloxyphenyl triazine (per gli amici Tinosorb S).

Dunque se nell’inci della protezione solare troviamo filtri di ultima generazione possiamo andare a colpo sicuro in quanto a sicurezza e fotostabilità! È quindi importante scegliere creme solari la cui protezione sia affidata maggiormente a filtri stabili e possibilmente di ultima generazione, meno dannosi sulla pelle perchè più difficilmente degradabili.
Questo vuol dire che trovare filtri bruttini a metà inci ci deve preoccupare ben poco se ai primi posti abbiamo i filtri migliori, che garantiscono sicurezza e qualità.
Guardare la formula nel suo insieme e non soffermarsi sul singolo ingrediente è fondamentale per iniziare a capire il mondo della fomulazione cosmetica.

Concludo sottolineando che tutti i produttori di solari in commercio devono attenersi alle disposizioni di legge che stabiliscono la più sicura (leggi: la meno pericolosa. Si parla infatti di “rischio minimo”) formulazione cosmetica, e hanno (avrebbero?) dovuto passare dei controlli di qualità, dei test di fotostabilità (*sorrisetto*) e attente misurazioni dell’spf.
Pertanto chi decide di attenersi agli standard minimi, usando filtri di vecchia generazione non fotostabili, usando filtri che si destabilizzano a vicenda e situazioni simili, si sta comunque attenendo alla legge.
Sono gli altri, quelli che offrono standard qualitativamente più elevati, facilmente riconoscibili con un’attenta lettura degli inci, ad essere produttori davvero attenti alla salute del consumatore e alla bontà dei propri prodotti, innovativi e sempre più sicuri.
La differenza sta nella competenza del chimico formulatore e negli investimenti della casa di produzione.

La scala valutativa che ho usato va intesa quindi non come un indice di tossicità/dannosità, ma come una gerarchia della qualità dei filtri solari in commercio, che per legge sono considerati tutti sicuri.

Dò comunque per scontato che stiate cercando almeno un spf 10-15, perchè sotto queste soglie è un po’ come non mettersi niente…se non vi scottate vuol dire che siete già scurette e quindi la vostra pelle ha già un spf naturale di circa 4. A quel punto potete anche evitare di spalmarvi filtri, che non sono esattamente un toccasana per la pelle quando si degradano sotto il sole, quindi… beate voi. 😉

Potete leggere la seconda parte dell’articolo, sui filtri fisici e le loro problematiche, qui.

Dorothy 🌸

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17 pensieri su “Inci delle creme solari: come leggerli e scegliere la migliore

  1. Angela says:

    Buonasera, chiedo informazioni sulla qualità di una crema protezione solare con il seguente inci, grazie.
    Aqua, ethilhexil mehoxycinnamate, cyclopenasiloxane, octocrylene, c12-15 alkyl benzoate, titanium dioxide, ethilhexil triazone, hexylene glicol, peg 30, dipolyhydroxystearate, , zinc oxside, alcohol denat., aluminum starch octenylsuccinate, c 30-45 alkyl methicone, cetyl peg/ppg-10/1 dimethicone, isohexadecane, polypodium leucotomos leaf extract, ppg-15 stearyl ether, alumina, phenoxyethanol, sodium chloride, stearalkonium hectorite, cetyl dimethicone, sodium lactate, camelia sinemsus extract, methylparaben, propylene carbonate, xanthan gum, dimethicone/vinyl, dimethicone crosspolymer, propylparaben, parfum, simethicone, disodium edta, bht, linalool, limonene, triethoxycaprylyhilane.
    Ringrazio per la gradita attenzione. Angela

    • Dorothy says:

      Buongiorno Angela,
      a causa dell’alto numero di inci che mi viene richiesto di analizzare provo ad occuparmene in ordine di precedenza cronologica.
      Ti chiederei gentilmente di seguire le istruzioni da me indicate qui – http://wp.me/p6tYdP-16p
      Potrai semplicemente mandarmi una mail nella quale, oltre all’inci del prodotto, dovrai segnalarmi anche qualche informazione in più.
      Buona giornata
      Dorothy

  2. Maria Iannaccone says:

    Dal tuo articolo sui filtri chimici, deduco due cose e correggimi se sbaglio: 1. Tutti i filtri chimici in commercio sono stati testati o sono testati su povere bestiole (!), 2. Inquinano i mari…e, disperdendosi attraverso l’acqua, non soltanto il mare. Esiste un modo per prendere un po’ di sole senza rovinare il pianeta? Mi è passata anche la voglia dell’abbronzatura… sono stufa di appartenere alla gamma dei soggetti inquinanti.

    • Dorothy says:

      Ciao Maria, ti faccio giusto due piccole precisazioni:
      – quasi tutte le sostanze che oggi troviamo nei cosmetici sono state nel tempo testate su animali. Davvero qualsiasi cosa, comprese le sostanze più innocue, biodegradabili e dermocompatibili. Dal 2013 è comunque impossibile testare le nuove materie prime cosmetiche su animali, al contrario di farmaci e altre molecole per usi industriali diversi dalla cosmesi. L’importante è che non si faccia più, anzi, in Europa è vietata anche l’importazione di cosmetici che siano stati prodotti con test su animali all’estero (dove è ancora possibile).
      – i filtri fisici inquinano già meno di quelli chimici, e sono una buona alternativa, anche se non sempre praticabile. Per questo è importante mettere la protezione solo quando serve davvero (anche lavandoci la faccia ogni sera possiamo scegliere se inquinare o no), evitare di utilizzare protezioni eccessive se ce ne basta meno, ed evitare le ore più calde dove serve più protezione

      Purtroppo l’esistenza stessa di ogni essere vivente implica la morte di altri, per coltivare, per mangiare, ecc… L’essere umano che vive all’occidentale porta decisamente più distruzione di tutti, ma con alcune piccole accortezze ognuno di noi può fare qualcosa! Certo, servirebbe che anche i grandi inquinatori mondiali si impegnassero
      Dorothy

  3. Roberta says:

    Ciao sono alla ricerca “disperata” dell’ultimo minuto di un solare specifico x il viso, ne cercavo uno che fosse ovviamente composto da inci buono e soprattutto che non fosse troppo pesante e che non lasci la scia bianca sul viso perché lo vorrei usare tutti i giorni x andare in giro e x una vacanza in Cornovaglia dove sarò costantemente in giro e necessito di una buona protezione perché ho la pelle chiara! Hai qualche consiglio da darmi? Solari reperibili in giro con queste caratteristiche? Grazie mille in anticipo! !

  4. martina says:

    grazie per tute le informazioni… posso chiederti cosa sarebbe più consigliabile per una bimba di meno di 2 anni? l’anno scorso ho comprato La Roche POsay Anthelios Dermo pediatric 50+ ma non ho ben capito se è ok o no…e comunque vorrei una alternativa… più che “ecologico” cerco qualcosa che in modo sano protegga davvero la delicata pelle della bimba. grazie fin d’ora per la risposta

  5. patty says:

    grazie anc hio sono confusa su cosa comprare alle mie bimbe.finora ho usato avène spf 50,mapoi ho letto che in realtà ci sn tanti bollini rossi

  6. Patty says:

    Ciao Dorothy,
    vorrei che commentassi i nuovi solari Unifarco e gli inci dei solari Lierac in generale. Grazie in anticipo:)

  7. Giulia says:

    Ciao! Il tuo articolo è super interessante e anche molto completo… Per curiosità, tu che creme solari usi? Io devo ammettere che non conoscendo tutto ciò mi sono sempre limitata a scegliere le creme più per abitudine che per altro… Grazie!!! 🙂

    • ILoveRemunni says:

      In questo momento ho la ambre solaire spf 30 per bambini (mi serve very water resistant perchè io in spiaggia scendo ogni giorno ma…solo a nuotare, poi mi vesto e torno su). Ho messo gli occhi sui vichy capital soleil latte viso-corpo e sul lierac sunific latte spray: hanno inci meravigliosi! _ ti parlo sempre di protezioni 30.
      Negli anni ho usato anche tanti solari di Avene (buona), La roche posay (dipende) e Bottega Verde (qualcosa di accettabile e qualcosa di pessimo…).
      Ti ringrazio immensamente per il complimento e per essere passata ^_^!

    • Patty says:

      Ciao Dorothy,
      conosci i solari della Bioearth e quelli 2015 dell’ Unifarco (Rete Farmacisti Preparatori)?utilizzano filtri fotostabili? Che ne pensi degli inci?grazie:)

  8. Francisca says:

    Ciao!
    Non me ne intendo a ffatto di inci….
    Aiutami a capire se i solari la roche posay 50+ sono affidabili!
    Grazie mille!
    Francisca

      • Francisca says:

        Ciao!
        Qui di seguito trascrivo l’inci del fondotinta compatto la roche posay anthelios xl 50+ nel colore scuro:
        isostearylneopentanoate, dimethicone, ethylhexyl salicylate, cera microcristallina, dimethicone/vinyl dimethicone crosspolymer, copernicia cerifera cera, drometrizole trisiloxane, phenyl trimethicone, bis-ethilhexyloxypheol methoxyphenyl triazine, kaolin, stearic acid, acetyl dipeptide-1 cetyl ester – aluminum hydroxide, [+/- may contain ci 77891 / titanium dioxide, ci 77491, ci 77492, ci 77499 /iron oxides, mica] code fil: b162316/2
        Qui di seguito trascrivo l’inci del fluide teintè ultra-lèger anthelios xl la roche posay 50+:
        aqua, isododecane, isonyl isononanoate, alchohol denat, cycloexasiloxane, octocrylene, dicaprylyl carbonate, titanium dioxide [nano]/titanium dioxide, isocetyl stearate, glycerin, butyl methoxydibenoylmethane, peg-30 dipolyhydroxystearate, polymethylsilsesquioxane, bis-ethilhexyloxypheol methoxyphenyl triazine, propylene glycol, silica, cassia alata leaf extract, ci77491, ci 77492, ci77499 /iron oxides, ci 77891 /titanium dioxide, disodium edta, disteardimonium hectorite, dodecene, drometrizole trisiloxane, ethylhexyl triazone, isopropyl lauroyl sarcosinate, isostearyl alcohol, lauryl peg/ppg-18/18 methicone, malthodextrin, phenoxyethanol, poloxamer 407, poyc10-30 alkylacrylate, propylene carbonate, terephtalylidene dicamphor sulfonic acid, tocopherol, triethanolamine. code fil b38405/4
        Questi due prodotti sono specifici per il viso e li uso da maggio con regolarità; ti ringrazio molto per l’aiuto e le indicazioni che riuscirai a darmi!
        Un bacio!
        Francisca

        • ILoveRemunni says:

          Ok, coprentissimi fondotinta siliconici…

          Ti sconsiglio vivamente il compatto, a meno che tu non sia più giovanissima e la tua pelle sia molto secca. Siliconi a parte, quella “cera microcristallina” che vedi è un derivato del petrolio, se non fanno tappo i siliconi ci pensa lui… rischi di vedere la pelle peggiorare e diventare asfittica (unta in superficie ma secca sotto).
          Tra l’altro non mi piace nemmeno il flitro a cui hanno affidato il grosso della protezione: l’ethylhexyl salycilate non è fotostabile…ok, c’è il tinosorb s a stabilizzare il tutto, ma è molto più giù…

          Il secondo è un pelo meglio. Il filtro principale è fotostabile (ma se ti ci esponi rischia di generare radicali liberi…), il titanium dioxide nano mi auguro che sia rivestito e poi c’è l’avobenzone stabilizzato. Se non ti dà fastidio l’alcol così in alto, tra i due è meglio questo.

          Tuttavia il problema dei fondotinta con protezione spf è questo: affinchè la protezione sia effettiva bisogna mettere veramente tanto prodotto, senza tirarlo alla perfezione come siamo abituate e come è giusto fare normalmente.
          In sostanza: o vai in giro con un mascherone indecente, oppure la protezione non è quella indicata e ti sei spalmata dei filtri chimici sulla pelle inutilmente.
          Io ti direi di usare una normale crema spf 50 con una spolverata di fondo minerale coprente, se ti esponi tutti i giorni…
          Un bacione anche te!
          Spero di esserti stata d’aiuto..

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