Bottega Verde tropical – spray solare spf 10 abbronzatura rapida – opinione e inci

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Quando si arriva alle recensioni dei solari con protezione bassa, vuol dire che gran parte dell’estate è scivolata alle spalle…e quindi mi accingo a scrivere questo articolo con un po’ di tristezza.

Lo spray solare spf 10 della linea tropical di Bottega Verde promette un’abbronzatura più rapida grazie alla molecola brevettata Unipertan, che dovrebbe accelerare e intensificare l’abbronzatura.
Si presenta in un flacone spray opaco da 200 ml.
Il costo a pezzo pieno è di 17,99 €, ma in questo momento è acquistabile online a prezzo scontato del 60% a 6,99 €.

Il prodotto è un latte bianco molto liquido e profumatissimo, dall’odore non troppo dolce ma decisamente intenso e fruttato, molto “tropicale”. La profumazione persiste distintamente anche dopo l’applicazione.
Una volta steso si asciuga rapidamente, ma lascia al contempo la pelle molto liscia e morbida, anche se non me la sento di definirlo idratante, poichè dopo l’esposizione si rende più che mai necessario l’uso di un buon doposole.

Personalmente non mi ha entusiasmata, perchè nonostante mi abbia protetta efficacemente su gambe e braccia ora che sono abbronzata, ho sentito comunque dei leggeri pizzichini durante l’esposizione, probabilmente sintomo di una formulazione in fase di degradazione.

Inoltre, non è assolutamente waterproof, quindi adatto soltanto per le ore dedicate esclusivamente alla tintarella, perchè non appena ci si bagna scompare completamente. In pratica applicarlo prima di fare un bagno sarebbe soltanto un’idea inutile e inquinante.
Risulta essere poco resistente anche nei confronti del sudore, com’era prevedibile, pertanto l’ho potuto applicare tranquillamente solo su braccia e gambe, ma se avessi voluto utilizzarlo su tronco e collo sarebbe scomparso in men che non si dica.
C’è da dire che la stessa Bottega Verde non lo indica come waterproof, ma credo sia importante sottolinearlo.

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Analizzando l’inci, troviamo immediatamente due filtri UVB e un filtro UVA, non di ultima generazione ma nel complesso della formula fotostabili e sicuri. Nel resto della formula troviamo anche l’Avobenzone (stabilizzato) e un altro filtro UVB, in quantità decisamente irrisorie.

Subito dopo tuttavia troviamo l’olio di noce brasiliana reclamizzato anche in etichetta: dalla consistenza del prodotto e dalla sua scarsa untuosità si può desumere che si tratti già di percentuali molto basse, tuttavia chi ha letto il mio articolo sugli oli solari sa che gli oli vegetali al sole sono quanto di peggiore si possa mettere, pertanto più in basso si trovano e meglio è.

Mi ha colpito particolarmente la presenza in inci di tre siliconi diversi in un prodotto che non ha necessità di essere waterproof, semplicemente a fini di gradevolezza cosmetica e di setosità all’applicazione.

Poco dopo l’olio di noce brasiliana si trova anche la famosa acetyl tyrosine, molecola che dovrebbe stimolare la produzione di melanina e accelerare l’abbronzatura.
Ne avevo già parlato da qualche parte (inizio a pensare che a volte i miei articoli più tecnici contengano troppa roba e andrebbero in realtà suddivisi in sottoargomenti…fatemi sapere cosa ne pensate), ma inserire molecole che dovrebbero penetrare nella pelle in un solare protettivo i cui filtri chimici (ed eccipienti sintetici) devono restare in superficie, risulta praticamente inutile.
In sostanza credo che l’abbronzatura che si ottiene utilizzando questo prodotto sia dovuta più alla scarsa protezione fornita e all’azione riflettente di olio e siliconi, piuttosto che a molecole miracolose.

Un altro aspetto sgradevole ma comune a tantissimi inci Bottega Verde è uno dei conservanti: infatti, mentre il phenoxyethanol e i parabeni non mi danno alcun fastidio, anzi sono garanzia di un prodotto in cui i batteri non proliferano, il disodium edta è decisamente un brutta molecola, non tanto per l’essere umano quanto per l’ambiente marino e per i pesci. Si tratta di un chelante, ossia rende disponibili in acqua i metalli pesanti (mercurio, piombo…) risultando così un inquinante del mare e dei pesci (e indirettamente un avvelenatore per chi mangia questi ultimi).

La quantità di antiossidanti (vitamina C e vitamina E) presenti in formula è talmente ridicola che non me la sento nemmeno di considerarli…come al solito, affidatevi a un buon dopsole, ancora meglio se ricchissimo di antiossidanti come i fai da te che vi ho proposto.

Io non lo ricomprerò, considerando che una protezione così bassa e l’assenza di funzione waterproof è facilmente ottenibile in modo sicuro con i solari ecobio, senza inquinare inutilmente.
A chi potrei consigliarlo? a chi ha la pelle già molto abbronzata e non delicata, vista la presenza di olio e profumo, e soprattutto a chi non ama farsi bagni/docce frequenti ma adora semplicemente stare al sole.

Spero di esservi stata utile,
un abbraccio…
Dorothy 🌸

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