Sapone e pennello da barba

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Il sapone da barba e il pennello da barba sono due elementi essenziali della rasatura classica.
Non possiamo infatti prescindere da queste due variabili se parliamo di wet shaving: un buon sapone (o crema) e un buon pennello possono esaltare il lavoro di un rasoio di qualità e anche elevare la performance di uno non perfetto.

Partiamo dalla materia di cui sono fatti i sogni, quelle nuvole di crema montata che ci ammorbidiscono il viso e ci preparano alla “carezza” di una lama di acciaio inox affilatissima.
La categoria di prodotti che producono schiuma da barba (il lather anglosassone) si divide in due sotto-categorie: saponi e creme.
Le differenze si ritrovano non solo nella loro consistenza (nel senso che i saponi sono più duri), ma anche nella loro qualità: infatti, pur offrendo comunque benefici alla rasatura classica, saponi e creme da barba presentano diverse caratteristiche una volta montati.
Viene comunemente detto che i saponi offrano liscezza e dunque un agio maggiore per chi usa rasoi a mano libera, mentre l’azione delle creme sia più protettiva della pelle.
La mia teoria è che non esiste una teoria, ma solo delle preferenze personali che derivano dall’uso e dalla prova di quante più opzioni possibili tra quelle presenti sul mercato.
Non fatevi convincere da chi crede di avere risposte assolute, fidatevi di quello che vi fa stare bene!

Ciò che è innegabile è che le creme produrranno la montatura con una facilità che i saponi duri non hanno, questi ultimi richiedono infatti molta pratica per sapere come comportarsi per creare le condizioni più adatte al loro utilizzo ottimale.
Posso altresì sottoscrivere la teoria per cui un novizio della rasatura classica dovrebbe orientarsi verso creme e/o saponi morbidi, quantomeno per entrare in modo davvero soddisfacente in questo mondo.
Gli esempi più comuni di buone creme da barba sono: Taylor of Old Bond Street (qui recensione), Geo F. Trumper, Trufitt &amp, Hill, D.R. Harris.
Per quanto riguarda i saponi, oltre alle marche sopracitate, aggiungerei inoltre: Saponificio Varesino (review a Breve), Proraso, Cella, Figaro (molto morbide in realtà), Valobra, Le PèreLucien.
Questi sono solo alcuni esempi tra le creme e i saponi presenti sul mercato, in ogni caso sono tutti sufficientemente buoni per poter essere annoverati nell’Olimpo (o poco sotto) dei prodotti da rasatura.

Il risultato ultimo e definitivo di ogni prodotto del genere deve essere sempre e comunque la produzione di un lather soddisfacente, cioè abbastanza consistente, privo di bollicine d’aria, morbido e scivoloso. Proprio per questa ragione dovete fidarvi dei risultati che ottenete e della qualità delle vostre rasature.

Ovviamente esistono diverse fasce di prezzo anche per le creme e i saponi da barba, spesso influenzate anche dal blasone del produttore, ma vorrei in questa sede suggerire a voi nuovi rasatori delle opzioni poco costose, che rimangano pure molto efficaci.

Ottime scelte sono la linea Proraso, il sapone da barba Figaro, e il sapone Cella (tutti e tre da scegliere nella loro versione in vasetto). Le ultime due hanno una particolare profumazione alla mandorla, la Figaro addirittura ricorda il marzapane.
Con questi prodotti basterà una veloce procedura e il pennello da barba si caricherà di una quantità di prodotto sufficiente per produrre un lather molto efficace e soddisfacente, utile e sufficiente anche per una rasatura in tre passaggi.

Anche parlando di Pennelli dobbiamo fare delle precisazioni e dividerli in alcune categorie: troviamo infatti i pennelli di Tasso, di Setola (di cinghiale, boar, nella dicitura inglese), Sintetici, ma anche di Cavallo.
L’ordine nel quale li ho scritti non è casuale, ma ricalca quella che è (o è percepita) la loro scala di pregevolezza; la categoria del Tasso potrebbe essere ulteriormente suddivisa, ma per ora ce la faremo andare bene così.
Vorrei tuttavia sottolineare come sia solo la percezione generale che mi ha portato a fare questa “classifica”, in quanto qualsiasi pennello può produrre risultati apprezzabili, fatto salvo che sia di buona qualità all’interno della sua categoria.

Anche in questo caso il fattore economico non è secondario e i prezzi riflettono la caratterizzazione che ho appena mostrato. È innegabile che il prezzo dei migliori pennelli di tasso sia decisamente più alto dei suoi parenti di setola, ma i risultati ottenibili non necessariamente sono proporzionali a questa differenza.
Personalmente, credo che un pennello morbido sia un piacere innegabile per chiunque lo usi, tuttavia non nego nemmeno che un buon pennello di setola possa dare una piacevole sensazione di scrub e un energico massaggio sulla pelle.

Come per molti degli argomenti che toccheremo in queste rubriche vorrei che fosse la bontà dei prodotti a farci produrre un’opinione, piuttosto che una serie di preconcetti che non necessariamente trovano riscontro nella realtà.
Uno di questi è la diffusa convinzione secondo cui per lavorare un sapone molto duro serva un pennello che lo sia altrettanto; niente di più distante dalla realtà: serve invece preparare nel modo migliore la saponetta per ottenerne la miglior performance.

Parlando dei pennelli sintetici, ammetto di aver avuto qualche resistenza all’inizio, ma mi trovo in questo momento a tenerne in mano uno che ho da poco regalato a mio padre, e a non trovarci niente di strano o sbagliato, se non una incredibile sorpresa per la sua morbidezza.
Le fibre sintetiche rappresentano sicuramente un’alternativa applaudita da tutti coloro che vogliono che nella loro vita sia presente la minor quantità possibile di prodotti derivati da animali. Questa è una scelta che mi sento di rispettare, ma devo comunque dire che esiste una sostanziale differenza tra le varie fibre (ivi compresa quella di cavallo), differenza che riguarda soprattutto quanta idratazione i vari pennelli riescono a mantenere.
Nel caso delle fibre sintetiche l’idratazione del pennello sarà sempre minore rispetto a quelle animali, ma nonostante questo  non è necessario abbandonare il sintetico, infatti la miglior soluzione è tenere vicino a sé (o nel lavandino) una piccola quantità d’acqua per aggiustare l’idratazione del pennello.

Il compromesso dei sintetici sta nell’essere a metà tra i due mondi, accomunando la morbidezza del tasso e l’economicità della setola.
Come al solito la decisione starà sempre e solo a voi, posso solo consigliarvi di concentrarvi sulla qualità del prodotto.

Da ultimo dovrei parlarvi dei pennelli di cavallo, ma ahimè non sono in grado di farlo. Non ho infatti mai avuto esperienze con questi prodotti e ad essere totalmente sincero con voi, ne ignoravo l’esistenza fino alla visione di questo video di uno dei miei guru della rasatura classica su youtube: Con Kazantzidis.
Se qualcuno di voi ha avuto esperienze con questi prodotti lo invito caldamente a condividerle nei commenti, mi farà molto piacere!

Concludendo la parte dell’articolo dedicata ai pennelli vorrei darvi un suggerimento utile e anche economico: l’italianissima Omega è in grado di produrre ottimi pennelli a dei prezzi decisamente accessibili.

Per ora vi saluto e vi dò appunto ai prossimi articoli,
Sir Alex the Dandy