Crème Précieuse Immortelle L’Occitane- caratteristiche
- Cos’è – crema viso antirughe
- Cosa promette – riduce visibilmente la comparsa di rughe e dona tonicità alla pelle, che risulta più liscia, distesa e nutrita, mentre sembra più uniforme e appare più giovane
- Prezzo / quantità – circa 52 euro per 50 ml
- Dove si acquista – online qui
- Opinione – Non Consigliato
Analisi inci / ingredienti
L’INCI della crema Précieuse Immortelle L’Occitane mostra un mix di ingredienti ecosostenibili, uniti a poche sostanze di sintesi, risultando tuttavia in una crema antiage abbastanza carente sul fronte funzionale, pur trattandosi di un cosmetico di fascia luxury.
La base della formula svela una emulsione con poca fase grassa, quindi certamente non unta, a base di glicerina umettante, emulsionanti ed esteri, ossia oli (spesso di origine vegetale) sintetizzati e resi molto leggeri e piacevoli sulla pelle.
Giusto una punta di burro di karitè, emolliente e ricostituente, e una goccia di olio di girasole danno alla Crème Précieuse Immortelle L’Occitane una minima capacità di riparare la barriera idrolipidica danneggiata.
Al contempo, il sistema emulsionante unisce molte sostanze cerose (cetearyl alcohol, cetyl alcohol, cetyl palmitate, myristyl alcohol) che danno un tocco asciutto ma protettivo alla crema, molto piacevole e non grasso.
A questi si aggiunge una dose, seppur minima, di dimethicone, forse il silicone più conosciuto per la sua caratteristica untuosità e pesantezza. Non sarebbe un grosso problema se la crema Précieuse Immortelle L’Occitane fosse un concentrato di innovazione tecnologica e attivi efficaci, ma ancora i funzionali antiage latitano.
Finalmente, appare l’estratto erboristico che dà il proprio nome a questa crema antirughe L’Occitane: l’olio di Immortelle non è altro che l’olio essenziale del fiore di Elicriso (Helichrysum Italicum).
Siccome gli oli essenziali si usano esclusivamente diluiti, ha senso inserirne qualche goccia in una crema base.
Le sue proprietà sarebbero sostanzialmente antinfiammatorie, stimolanti sulla guarigione e rigenerazione cutanea, protettive sul microcircolo.
Il problema è che le virtù curative e antiage di questa essenza non sono state approfondite in alcuna pubblicazione scientifica e si basano sostanzialmente su tradizioni non confermate appartenenti alla medicina popolare europea, tanto che ancora nel 2013 è stato pubblicato uno studio sul Journal of Ethnopharmacology che definisce promettenti le qualità dell’olio essenziale di elicriso, ma scientificamente ancora da provare.
L’estratto di elicriso, invece, anch’esso presente nella Crème Précieuse Immortelle L’Occitane, ha soprattutto proprietà disarrossanti, lenitive e antiossidanti contro i danni da stress ossidativo fotoindotto.
Forse ancora più interessante è l’estratto di semi di girasole che lo accompagna, anch’esso antiossidante e protettivo contro i danni da fotoesposizione, ma anche utile a contrastare la glicazione proteica, il meccanismo enzimatico che distrugge le fibre proteiche di sostegno (collagene ed elastina) nel derma.
Il fatto che la crema si presenti totalmente bianca non fa purtroppo ben sperare per i dosaggi.
Sicuramente apprezzabile è la scelta de L’Occitane di inserire nella crema Précieuse Immortelle l’olio di Enotera (Oenothera Biennis) e l’olio di Borragine (Borago Officinalis), il cui pregio consiste nell’elevato contenuto di acidi grassi linoleico e gamma-linolenico, utili in caso di infiammazioni (comprese dermatiti ed eczemi) e secchezza. Peccato per la percentuale lillipuziana.
L’attivo più interessante di questa crema luxury antiage è molto probabilmente l’adenosine, una molecola importante nei trasferimento di energia, con proprietà stimolanti sul microcircolo e protettive contro la distruzione enzimatica di collagene ed elastina.
La profumazione è aggiunta, per cui non necessariamente legata alla presenza di olio essenziale di Elicriso, che altrimenti darebbe una sfumatura aromatica diversa ad ogni lotto di crema. Questo comporta la presenza di svariati allergeni del profumo, che insieme alla scelta di conservanti potenzialmente sensibilizzanti (potassium sorbate e sodium benzoate) rendono la crema Précieuse Immortelle L’Occitane non adatta a pelli allergiche o reattive.
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Commento
La Crème Précieuse Immortelle L’Occitane è un cosmetico emozionale, che gioca molto sulle caratteristiche del fiore di Elicriso, che non appassisce dopo la raccolta, per raccontare una bella storia e vendere magiche virtù che questa crema difficilmente avrà.
Infatti, anche il claim dell’azienda saltella in punta di piedi da una sfumatura linguistica all’altra, promettendo una pelle che “sembra” più uniforme e “appare” più giovane, mentre la crema Précieuse Immortelle riduce la “comparsa” delle rughe (nel senso che non dovrebbero comparirne altre, ma quelle che ci sono devi tenertele).
Classica comunicazione aulica da cosmesi francese fascia lusso.
Il vasetto puccia-dito è sicuramente bello da vedere, ma sappiamo non essere la scelta migliore nè da un punto di vista igienico, nè per il mantenimento delle proprietà degli attivi nella crema.
Che piaccia o meno, questa è senza dubbio una crema piacevole da usare, che dovrebbe dare un minimo di SPA Experience, ma abbastanza vuota per essere un trattamento antiage di questo livello.
Intendiamoci, non è un brutto prodotto: abbastanza lenitivo, sicuramente protettivo contro disidratazione e secchezza, idratante, un po’ banale ma certamente non dannosa.
Il rapporto qualità/prezzo, considerata anche la presenza di ingredienti di sintesi che abbassano la dermocompatibilità e l’ecosostenibilità della crema, è un po’ deludente.
In sintesi: da un punto di vista scientifico la Crème Précieuse Immortelle L’Occitane non può ottenere la sufficienza come trattamento antiage, per cui non è consigliata.
Male comunque non fa, per cui chi proprio non riuscisse a farne a meno sa di poterla usare senza problemi come crema giorno da sfruttare sopra un siero antiossidante.
Possibilmente per finirla e passare ad altro.
- Rispetta il claim dell’azienda? Considerata la poca attendibilità dei “test di autovalutazione” con cui viene garantita l’efficacia di questa crema e considerando l’ambiguità delle promesse, posso solo riconoscere la capacità di questa formula di nutrire e distendere la pelle
- Ecosostenibile / dermocompatibile? No, contiene ingredienti potenzialmente inquinanti e non dermoaffini
- Certificato ecobio / cosmetico biologico? No.
- Vegan? Direi di sì
- Per cute sensibile? dermatologicamente testato, CONTIENE allergeni del profumo
Dorothy Danielle
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Dorothy, Buon pomeriggio a te e grazie.
Grazie per l’analisi precisa e ragionata, che fa comprendere Come leggere esattamente questa crema, e non solo questa.
Ho trovato anche aziende ecobio che puntano su questo fiore di elicriso, sicuramente affascinante già nel nome, “immortelle”.
Mi è tutto molto chiaro, ma volevo chiederti un approfondimento sugli emulsionanti presenti in questa Crema. Sapevo che il cetearyl alcol, come il cetyl alcol, sono sostanze grasse che servono da leganti tra la quota acquosa e la quota grassa di una crema, mentre tu le definisci sostanze cerose, è la stessa cosa?
in generale, una crema, o anche un prodotto detergente pieno di emulsionanti, è un prodotto da evitare?
Non so perché, ma l’impiego massiccio di emulsionanti, mi dà come l’idea di dover utilizzare dei riempitivi, magari anche economici, piuttosto che aumentare la quota grassa e nutritiva del prodotto. Sbaglio?
Buonasera Maria,
Grazie a te per aver letto e apprezzato l’articolo.
Ti confermo che gli emulsionanti in questione hanno una consistenza cerosa, chimicamente fanno parte degli “alcoli grassi” e sono effettivamente sostanze emollienti, untuose al tatto.
Trovare gli emulsionanti ai primi posti di una formula non vuol dire necessariamente che questi siano stati utilizzati in dosi maggiori del necessario: può essere che ci sia una ridotta fase grassa e più acqua (il riempitivo per eccellenza), può essere che al posto di un’ipotetico 10% di un olio singolo siano stati utilizzato dieci oli diversi all’1% (e pertanto saranno listati dopo gli emulsionanti).
Sicuramente una crema con una dose eccessiva di emulsionanti non è il massimo, perchè rischia di danneggiare il film idrolipidico cutaneo, indebolendolo proprio perché “catturato” dagli emulsionanti. Difficile però individuare queste situazioni dall’INCI.
In un latte detergente gli emulsionanti aiutano anche a pulire la pelle, per cui talvolta è bene che si abbondi, altrimenti non c’è èpiù differenza tra latte detergente e crema viso. In ogni caso, la scelta di una minore o maggiore quota grassa dipende esclusivamente dalle necessità della pelle su cui va usato il prodotto.
Buon proseguimento
Dorothy