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SIERO VISO: A COSA SERVE DAVVERO? Quale scegliere?

Sono sicura che qualcuno tra i lettori si sarà chiesto, in qualche momento di noia, cosa sia un siero e come possa essere definito scientificamente questo prodotto cosmetico. Sono altrettanto sicura che in pochi si saranno dati una risposta precisa e soddisfacente.
Quindi: a cosa serve il siero viso? È davvero un prodotto più concentrato e attivo rispetto agli altri?

L’idea di redigere un approfondimento su questo importante protagonista della nostra beauty routine nasce durante la stesura della Guida alla Skincare Coreana, in particolare parlando di essence: è impossibile capire i sieri coreani se non abbiamo in partenza una visione chiara sui prodotti della skincare occidentale.
È quindi ora di sciogliere qualche dubbio e di svelare la cruda realtà sul siero viso

IL SIERO è Più ATTIVO DEGLI ALTRI PRODOTTI COSMETICI?

Il consumatore dà normalmente per scontato che il Siero sia un trattamento intensivo in grado di migliorare drasticamente le proprie problematiche cutanee, più leggero sulla pelle rispetto ad una crema, ma più attivo rispetto a quest’ultima.
Al siero viene sostanzialmente attribuita di default una maggiore funzionalità rispetto agli altri cosmetici.
Tuttavia, questa sorta di tacito accordo tra consumatori e formulatori non esiste, è tutto nella nostra testa.

Un siero e una crema possono contenere gli stessi attivi, nelle stesse quantità, senza che l’equilibrio universale subisca danni.
Può capitare che un siero contenga percentuali maggiori di attivo rispetto ad una crema, ma può succedere anche il contrario.
Il termine “siero” non è garanzia di nulla: esistono molti sieri funzionali, ma difficilmente sono adatti a tutti, così come esistono sieri la cui formula rischia di fare più danni che altro.
Il fatto che un prodotto si chiami “siero” non lo rende automaticamente perfetto.

Negli ultimi articoli dedicati alla mia Skincare Routine ho iniziato ad utilizzare il titolo “trattamenti” per indicare in generale i cosmetici funzionali, evitando così categorie come siero, fluido, gel, essence, boccetta, fiala, alambicco e pipetta, in quanto la differenza tra i nomi dei diversi prodotti è una scelta puramente commerciale.

Ora che siamo ancora più confusi di prima, è il momento di capire cos’è un siero.

SIERO VISO: cos’è

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La parola “siero”, in ambito chimico-formulativo, non vuol dire NULLA.

Qualcuno avrà notato che i sieri possono avere qualsiasi tipo di consistenza: liquidi e acquosi, gel, oli, e addirittura cremine fluide.
Questo accade perché non esistono linee guida per la formulazione di un siero, tanto meno delle regole precise, né scientifiche né legali.

I prodotti cosmetici vengono scientificamente suddivisi (anche, ma non solo) per la loro forma cosmetica, ossia per il modo in cui vengono formulati. Ad esempio:

  • un mix di acqua e olio, tenuto insieme da sostanze in grado di legare queste due fasi immiscibili rendendole omogenee, per la scienza si chiama Emulsione, per noi si chiama solitamente Crema oppure Siero, a seconda di quanto l’emulsione risulti densa o liquida.
  • Una base acquosa e/o alcolica, nella quale siano perfettamente disciolte delle componenti solide o liquide, per la scienza si chiama Soluzione, mentre per noi può essere sia un tonico che un siero.
  • Se poi questa soluzione viene addensata da ingredienti gelificanti, per la scienza si chiama Gel, una forma cosmetica molto comune per tanti prodotti che poi vengono commercializzati come “siero”.

Con un’affermazione provocatoria, potremmo dire che talvolta la distanza tra un tonico e un siero in forma gel può essere semplicemente l’aggiunta di un grammo di gomma xantana, ingrediente gelificante che permette di trasformare una soluzione più liquida e acquosa in un gel.

Per la scienza, in sostanza, il siero non esiste. Esistono invece emulsioni, soluzioni, dispersioni, gel, lipogel e altre forme meno comuni, come unguenti e oleoliti.
C’è una sola regola che per ora possiamo estrapolare da questo caos: vengono commercializzati come Siero quasi tutti i trattamenti funzionali che non possono essere chiamati Crema.

Per dare un’idea di quanto sia possibile diversificare il concetto di siero, trovo interessante l’esempio della linea Supreme dell’azienda bio Eterea Cosmesi, avendo utilizzato e apprezzato (acquistando di tasca mia senza nessun rapporto con l’azienda, come sempre) diversi loro sieri che ricadono in categorie formulative e funzionali completamente diverse:

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Il Supreme siero antimacchie (questo) è una soluzione: si tratta di un liquido in cui sono stati disciolti tutti gli attivi antiossidanti e schiarenti, spesso da fonti vegetali (da qui il colore scuro del prodotto), che costituiscono la funzione principale di questo siero.
La consistenza è quella dell’acqua e il siero si asciuga molto velocemente, per cui l’idratazione apportata alla pelle è molto bassa. In compenso, agisce sulle iperpigmentazioni brune e anche sulle macchie post-brufolo.

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Il Supreme siero di acido ialuronico (questo) è un gel: la soluzione di base, che vede antiossidanti e lenitivi vegetali disciolti in un mix di idrolati, è addensata dallo stesso acido ialuronico (ialuronato di sodio), che in percentuali vicine all’1% tende a gelificare e ad addensare la soluzione acquosa in cui viene utilizzato.
L’azione di questo siero è profondamente idratante, con un deciso tocco lenitivo e calmante.
Già citato nella beauty routine Estate 2018.

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Il Supreme oro viso (questo) è un olio viso, un siero composto esclusivamente da oli vegetali mescolati tra loro, uniti ad estratti vegetali liposolubili che ne potenzino la capacità antiossidante.
Trattandosi di un olio non idrata, ma, riparando la barriera cutanea, aiuta a trattenere sulla pelle l’idratazione precedentemente fornita, oltre a proteggere la cute dai radicali liberi.

Il Prodigious Luminescent antiage serum (questo), pur non appartenendo alla linea Supreme, ci consente di completare questo percorso tra le diverse forme cosmetiche.
Si tratta infatti di un’emulsione, che unisce una quota acquosa, costituita soprattutto dagli idrolati di rosa damascena e di camomilla, con una quota oleosa che comprende, tra gli altri, gli oli di rosa mosqueta e di argan.
Le due parti, normalmente immiscibili, sono tenute insieme da emulsionanti quali il Sodium Stearoyl Glutamate.
La formula permette di riparare la barriera cutanea, trattenere idratazione e proteggere la pelle dallo stress ossidativo, senza ungere. Fornisce anche una bella selezione di attivi antiage di ultima generazione, che stimolano la produzione di collagene, e non fa mancare nemmeno un tocco calmante che mantenga la pelle lenita durante il giorno.
Trattandosi di una formula molto completa, questo siero può sostituire la crema in estate e per le pelli grasse.
Già citato nella beauty routine Primavera 2018.

QUINDI IL SIERO A COSA SERVE DAVVERO?

Siccome il termine siero può comprendere in pratica qualsiasi cosa, l’utilità di un siero dipende esclusivamente dalla formulazione del singolo prodotto.
Come sempre, torniamo all’importanza dell’analisi dell’INCI.
Se nessuno sapesse leggere l’INCI, domani mattina una qualsiasi azienda potrebbe produrre un gel con solo un pochino d’acqua, confezionarlo in graziose boccette di vetro e venderlo come siero super idratante ad un prezzo spropositato.

Chiedersi a cosa serva il siero viso non è la strada corretta.
La domanda giusta da porci è invece: di cosa ha bisogno la mia pelle?
E soprattutto: quali obiettivi voglio raggiungere?

Ad esempio, una pelle può avere bisogno di molta idratazione e può avere necessità di calmare e tenere sotto controllo un’allergia.
Al contempo, il proprietario di quella pelle può voler combattere delle macchie.
Quale siero scegliere? Per poter scegliere il siero più utile e funzionale sarà necessario individuare quali sono gli attivi più adatti a combattere le iperpigmentazioni e a idratare la pelle
In questo caso è importante anche fare attenzione a non acquistare un siero contenente sostanze che possano scatenare l’allergia, ed è utile che la routine comprenda anche funzionali in grado di calmare la pelle qualora ci fosse bisogno di affrontare infiammazioni cutanee imprevedibili.
Inoltre, siccome le macchie sono generalmente danni fotoindotti, ci sarà bisogno di una protezione solare.

In pratica, il siero ci serve a completare la routine cosmetica aggiungendo uno o più attivi che la nostra crema non contiene ma di cui la pelle ha necessità.
Unendo creme e sieri con diversi attivi si riesce a creare una skincare per chiunque.
È quindi il consumatore a dover scegliere un siero che sia attivo per la SUA pelle, che sia utile nel SUO caso specifico.
Se un siero ha una formula piena di attivi utili a combattere un problema che la tua pelle non ha, quel siero non serve a niente PER TE.

Il siero non ha magiche virtù divinatorie in grado di capire che cosa vogliamo o di cosa abbiamo bisogno, non è in grado di trasformarsi in base alla pelle su cui viene applicato.
Ogni formula ha delle caratteristiche proprie con funzionalità specifiche: in un mercato cosmetico che conta migliaia e migliaia di prodotti, esiste senza dubbio un siero adatto per ogni esigenza, ed è possibile completare qualsiasi skincare routine.

Il problema solitamente è la possibilità stessa di individuare il siero giusto; si tratta di un’impresa ostacolata in modo spudorato da pubblicità roboanti e non sempre veritiere, praticamente impossibile per chi non ha studiato un pochino di formulazione cosmetica

Purtroppo, comprare un siero senza guardarne la lista ingredienti non permette di essere sicuri che funzionerà solo perché è un siero: può essere una scelta fortunata, ma troppo spesso si rivela un  disastro.
Uno dei tanti motivi per cui ho iniziato a pubblicare analisi INCI su questo sito.

SI PUÒ UTILIZZARE SOLO UNA CREMA VISO SENZA SIERO?

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Assolutamente sì.
Di solito però questa soluzione non apporta abbastanza idratazione alla pelle, problematica che soprattutto con l’invecchiamento cutaneo diventa gravosa poiché la cute perde progressivamente la capacità di trattenere idratazione in modo autonomo.
Si preferisce utilizzare uno (o più) sieri, insieme ad una crema o un olio, per poter fornire alla pelle una gamma di attivi più completa in quantità ottimali.
Non è infatti garantito che tutti gli attivi di cui la pelle ha bisogno possano essere inseriti in un unico prodotto e in quantità sufficienti.

A volte, è addirittura preferibile utilizzare due sieri e nessuna crema.
Questa può essere un’eccellente soluzione, soprattutto nella stagione calda, in caso di pelle oleosa, oppure può essere la risposta giusta per non appesantire la pelle qualora si voglia applicare anche la protezione solare e il trucco.
In questi casi si abbina un siero gel e un olio o un siero emulsione (una cremina molto fluida), scelti affinché si completino a vicenda con gli attivi di cui la pelle ha bisogno.

Altre volte, il doppio siero è necessario perché molti trattamenti funzionali NON idratano abbastanza (è il caso del siero antimacchie citato prima): queste formule sono di solito a base di solventi o a base acquosa, contengono una bella concentrazione di attivi utili per risolvere un dato problema cutaneo, ma si asciugano subito e non idratano.
Aggiungendo una crema, non è detto che la situazione migliori.
Provare a idratare la pelle applicando ettolitri di prodotti che non trattengono acqua sulla cute è un po’ come comprare banane e pretendere di farci la spremuta. Oltre che uno spreco.
Anche in questo caso è utile ricorrere al doppio siero: un siero funzionale specifico per i propri obiettivi e un siero idratante.
Con l’avvento della skincare coreana, tra l’altro, è sempre più facile procurarsi sieri idratanti (molte essence ricadono in questa categoria) in flaconi decisamente grossi.
Queste confezioni permettono di usare il siero idratante in abbondanza, evitando che il consumatore utilizzi, nel tentativo di idratare la pelle, un eccesso di altri trattamenti di cui servono solo poche gocce.

Dorothy

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29 pensieri su “SIERO VISO: A COSA SERVE DAVVERO? Quale scegliere?

  1. Anna says:

    Ciao Dorothy !! Ogni tanto entro per vedere se ci sono nuovi post ma è da mesi che non trovo nuovi articoli . Peccato perché erano molto interessanti , ti scrivo però perché mi sembra strano e siamo tutte un po’ preoccupate !! Spero veramente vada tutto bene .

  2. Marcella says:

    Buongiorno Dorothy,
    É circa da metà luglio che cerco di contattarti via mail. Ho provato con tre mail diverse ma non ho avuto risposta. Deduco che le mie mail finiscano nello spam, o che non ti arrivino proprio. Potresti scrivermi? Grazie!
    P. S. Se a qualcuna delle tue lettrici o clienti succede la stessa cosa, potrebbe scriverlo qui? E ne caso non succeda, sapete se per caso è successo qualcosa? Grazie a chi vorrà rispondere…sono un po’ preoccupata.

    • Marisa says:

      Anche io sono preoccupata.
      Amavo tantissimo questo blog e continuò a spulciarlo perché è sempre interessantissimo. Mi spiace tantissimo non venga più aggiornato ma soprattutto mi dispiace non avere più notizie di lei.
      Nessuno che sa cosa sia successo.
      Chi ha notizie potrebbe aggiornarci.

  3. Francesca says:

    Ci mancano i tuoi post,è difficile trovarne in giro di così utili e chiari! spero che tu riesca a riprendere, magari anche in forma più semplice per venire incontro alle tue esigenze! spero inoltre che non ci siano problemi gravi che ti impediscano di scrivere..

  4. Viviana says:

    Mi spiace non leggere più tuoi articoli! Spero tu possa tornare presto a scrivere perché non ci sono altri blog allo stesso livello di competenza. A presto!

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