Fitocose – crema solare color carota spf 25 – opinione e inci

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Questa recensione riguarda la Crema solare color carota oil free spf 25 della linea Organic Natural Standard di Fitocose.
Ritengo (e non solo io) che possa essere collocata sia tra i fondotinta ecobio sia tra le creme solari.

Si presenta in un vasetto di vetro da 50 ml, il che la rende un po’ scomoda da portare in spiaggia o in piscina evitando contaminazioni.
La protezione è interamente affidata a filtri fisici, e in questo caso non si pone neppure il problema del titanium dioxide micronizzato o nano, in quanto è stato utilizzato in granulometria maggiore, ottenendo una crema non trasparente ma colorata e coprente, un vero e proprio fondotinta ecobio oil free.
A dispetto del suo nome, non è affatto color carota e non vira all’arancione, anzi, è un beige rosato fantastico per le pelli chiare, con una coprenza medio alta. Io sono un beige light e per la mia pelle non abbronzata risulta praticamente perfetta, se non un filino chiara.

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Chi ha letto l’articolo sui miei preferiti di maggio e l’articolo sulla mia skin care routine primaverile, sa già quale amore incondizionato io nutra per questo prodotto: il colore è perfetto per la mia carnagione da mozzarellina e la formula oil free mi permette di tenere a bada il lucido, così i primi giorni in spiaggia la sua coprenza mi ha aiutata a sentirmi a posto, perchè con la pelle così chiara ogni rossore o imperfezione è evidentissimo.

L’ho applicata per la prima settimana di mare, quando andavo abbastanza tardi in spiaggia e avevo bisogno di coprire qualche rossore invernale, sopra allo stick spf 50+ della nuova linea per pelli sensibili di Bottega Verde che metto solo su contorno occhi, labbra e naso, in modo da essere certa di non scottarmi in quelle zone (ho la pelle piuttosto delicata e avrei dovuto usare una 30 su tutto il viso, come poi ho fatto con la Cleanance spf 30 di Avene).
In questo modo volevo assicurarmi protezione certa (purtroppo i solari ecobio non resistono a da cqua e sudore e spesso non coprono l’intera gamma dei raggi UVA) e una buona coprenza, ma normalmente i filtri solari non andrebbero mai sovrapposti, specialmente se chimici+chimici. Chi può permettersi di usare da subito una protezione 25, può trovare in questo prodotto una preziosa alternativa ai fondotinta solari silicon-paraffinosi che ogni anno ci propinano.

Oltre al marginale uso in spiaggia, è da maggio che la uso come fondotinta ogni giorno per uscire: ora che sarebbe un po’ chiara mi basta una spolverata di cipria o fondotinta minerale leggermente più scuro e una terra chiara e satinata da usare come all over per avere un incarnato perfetto e glow che dura ore.
A dispetto dei fondotinta tradizionali, i fondotinta ecobio permettono alla pelle di respirare maggiormente e donano un effetto molto meno fasullo.… vi confido di essere particolarmente legata a questo prodotto perchè, insieme ai fondotinta minerali Buff’d, mi ha permesso di liberarmi dall’acne, semplicemente eliminando i siliconi dalla mia faccia..un grandioso traguardo del mio 2014 cosmetico!

L’inci, come tutti i prodotti Fitocose, è completamente ecobio e presenta svariati aspetti di pregio: antiossidanti e filtri esclusivamente fisici, nonchè una quota estremamente ridotta di grassi rancescibili.
Il profumo è talmente delicato e blando, che la opresenza di oli essenziali, per quanto non sia una fan di queste sostanze sotto il sole, mi lascia tranquilla se non indifferente, perchè all’uso risulta uno dei solari più dermocompatibili e delicati che abbia mai provato.

Inci: Aqua, Aloe barbadensis gel*, Coco caprylate, Titanium dioxyde (CI77891 non micronizzato), Cetearyl alcohol, Polyglyceryl 3 stearate citrate, Oryzanol, Helianthus annuus seed oil*, Daucus carota oil, Xatham gum, Acacia senegal gum, Sodium dehydroacetate, Capryloyl glycine, Citric acid, Rosmarinus officinalis extract, Brassica napus seed oil, Sodium phytate, CI77491, CI77492, CI77499, Profumo*

*da agricoltura biologica
**da oli essenziali naturali

La crema solare color carota spf 25 può essere acquistata (per poco tempo ancora, purtroppo), su Pandashop e su Ecobelli, sotto i 10€.
Purtroppo sul sito di Fitocose non si trova più, in quanto questa e altri prodotti sono stati sostituiti con una nuova linea di solari.

Dorothy 🌸

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Bottega Verde – Sol Elicriso crema viso spf 30 – impressione campioncino

Con il mio ultimo ordine, Bottega Verde mi ha omaggiato di un campioncino di questa crema solare per il viso, a protezione alta, della nuova linea Sol Elicriso, di cui avevo già provato la creema corpo spf 15.

wpid-p_20140729_121944.jpgLa cosa che mi ha colpito maggiormente della crema viso Elicriso spf 30 è il suo forte odore dolciastro, come di biscotto, molto simile al profumo del burro corpo della linea al Karitè, sempre di Bottega Verde.
O lo si ama, o lo si odia, personalmente non lo trovo un odore gradevole sul viso, troppo forte e dolce.

Una volta applicata sul viso, questa crema risulta idratante, adatta a pelli normali-secche, visto che tende a lucidare un pochino ed è leggermente unta.
Nonostante la mia pelle grassa, mi è piaciuta la texture di entrambi i prodotti della linea Elicriso che ho provato, soprattutto il modo in cui si fonde con la pelle, lasciandola molto morbida.

A livello di protezione è una buona crema, fa il suo lavoro egregiamente, ma da questo punto di vista posso basarmi su una sola applicazione. Mi sono esposta dopo le 16, come al solito, e ho applicato questa crema anzichè la mia solita protezione alta spf 30: nessun rossore nè irritazioni di alcun tipo.

Dall’inci possiamo notare l’assenza di siliconi, quindi questa crema non sarà resistente all’ acqua (infatti non è segnalata come water resistant), e che la protezione dai raggi UV è stata affidata a filtri fotostabili (per scoprire quali sono, vi ruicordo sempre il mio vademecum qui), garantendo sicurezza sotto il sole.

wpid-p_20140729_121314.jpgSeppur sotto la soglia dell’1%, sia l’Elicriso che la vitamina E, segnalati in etichetta, sono effettivamente presenti. Apprezzo particolarmente la presenza di antiossidanti nelle creme solari, perchè troppo spesso vengono trascurati, quindi un punto a favore di questo prodotto novità Bottega Verde.

La comprerei? si.

Si può acquistare in tutti i negozi monomarca Bottega Verde oppure sullo store online, in confezione da 50 ml al prezzo di 21,90, ma finchè resta nei prodotti novità è acquistabile con lo sconto fisso del 35%.

Dorothy 🌸

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(nuovi) solari Lush – analisi inci – ditemi che è uno scherzo!

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In occasione dell’uscita dei 4 nuovi solari Lush, oggi voglio analizzare gli inci delle protezioni Lush.
Premetto in breve quello che è il succo dell’articolo: la passione per il bucolico natural chic è bellissima, fino a quando non diventa un attentato alla salute della nostra pelle.
Altrimenti detto: i solari Lush sono una delle cose più allucinanti che si possa concepire di utilizzare sotto il sole, e questo si può desumere guardandone semplicemente l’inci.

Sorvoliamo sul fatto che una casa cosmetica come Lush, che si dichiara naturale, abbia deciso di utilizzare filtri chimici per i propri solari, anzichè i classici biossido di titanio e ossido di zinco, filtri fisici imprescindibili nei solari ecobio.
Io comunque sono la prima a preferire i filtri chimici, che garantiscono una protezione più completa, quindi si, su questo sorvoliamo (per ora).

Trovo però poco lungimirante il fatto che Lush, tanto attenta al consumatore (*ironiaesarcasmo*) in fatto di protezione solare da abbandonare la decantata natura (preferendo quindi i filtri sintetici a quelli fisici) abbia dimenticato che gli oli vegetali al sole irrancidiscono velocemente, e quindi ne abbia inserito nei propri solari quantità ragguardevoli, non si sa a quale scopo (chi ha letto il mio articolo sugli oli abbronzanti senza protezione sa che l’unico stabile è il jojoba, e per i vari motivi lì spiegati non bisogna mai usare sotto il sole gli oli vegetali).
Gli oli vegetali degradati accelerano il processo di invecchiamento cutaneo a causa della loro ossidazione e della grande quantità di radicali liberi che vanno a formarsi.

Insomma, Lush ha optato per il sintetico in tema di filtri, mentre avrebbe potuto utilizzare alternative davvero naturali (i vari ossidi); allo stesso modo ha optato per il naturale per gli eccipienti, ma anzichè mettere lenitivi e antiossidanti, ha pensato bene di ingrassare le creme con oli rancescibili.
Geniale.

Ancor meno intelligenti sono i filtri chimici utilizzati: non sono nemmeno quelli di ultima generazione! (Puoi imparare a riconoscerli stampando l’articolo su come leggere gli inci delle protezioni solari).

Nei casi migliori la protezione è affidata all’avobenzone e all’octyl methoxycinnamate, che insieme NON sono fotostabili, stabilizzati dall’octocrylene, un vecchio filtro UVB che può stimolare la produzione di radicali liberi favorendo l’invecchiamento precoce.

Nei casi peggiori (due su sei), avobenzone e methoxycinnamate non sono stabilizzati da nulla! Pertanto i due solari così formulati NON sono fotostabili, aumentando il rischio di eritemi, scottature, irritazioni e reazioni allergiche.

Immagino che Mexoryl e Tinosorb, i migliori filtri chimici in commercio, siano troppo costosi per un’azienda come Lush che vende i propri solari alla modica cifra di 45 euro…:O

Trovo che sia parecchio discutibile anche affidare la profumazione di questi solari agli oli essenziali: anche se sono stati evitati quelli fotosensibili (tipo gli agrumi), tutti gli oli essenziali sono potenzialmente molto allergizzanti, vanno usati con molta cautela già normalmente, figuriamoci a quali rischi di reazioni allergiche o irritative ci si espone mettendosi a prendere il sole con un solare profumato così.

Dulcis Amaris in fundo, perchè diamine Lush si ostina a emulsionare le proprie creme come si faceva decine di anni fa?
Una crema emulsionata con acido stearico e triethnolamine avrà un pH basico, mentre la nostra pelle ha bisogno di pH più acidi.
La trietanolamina saponifica l’acido stearico, quindi ci troviamo a tutti gli effetti davanti a un sapone.
Voi vi passereste una saponetta addosso come se fosse una crema? Senza risciacquarla? Magari anche per esporvi al sole? Non credo…o almeno, io non lo farei. 😉

E ora vediamo quali di queste problematiche presentano i singoli inci.

Lush spf 30 lifesaver – NOVITÀ

  • Emulsionato come un sapone,
  • Pieno di oli vegetali rancescibili,
  • Filtri solari stabilizzati dall’octocrylene
  • oli essenziali per profumare

INCI: Infuso di Eucalipto e Menta Piperita (Eucalyptus globulus leaf, mentha piperita),Polvere di calamina (Calamine Powder), Octocrylene (Octocrylene),Octylmethoxycinnamate, Burro di cacao biologico ed equosolidale (Theobroma cacao), Olio di sesamo biologico (Sesamum indicum), Olio extravergine di cocco (Cocos nucifera), Olio Essenziale Biologico di Rosa Canina (Rosa canina), Butyl Methoxydibenzoylmethane (Butyl Methoxydibenzoylmethane), Glicerina Vegetale (Glycerine), Stearic Acid (Stearic Acid), Sciroppo di Agave biologico (Agave tequilana), Burro di karitè equosolidale (Butyrospermum parkii), Burro di Murumuru (Astrocaryum murumuru), Olio di avocado biologico (Persea gratissima), Succo Fresco di Arancia (Citrus Aurantium dulcis), Triethanolamine (Triethanolamine), Olio essenziale di olibano (Boswellia carterii), Olio essenziale di Neroli (Citrus aurantium amara), Olio essenziale di lavanda ((Lavandula angustifolia)), Cetearyl Alcohol (Cetearyl Alcohol), Benzyl Alcohol (Benzyl Alcohol), Phenoxyethanol (Phenoxyethanol), *Geraniol (*Geraniol), *Linalool (*Linalool), *Limonene (*Limonene), Profumo (Perfume)

Lush viso spf 30 million dollar moisturizer – NOVITÀ

  • oli vegetali rancescibili
  • Filtri solari stabilizzati dall’octocrylene
  • oli essenziali per profumare

INCI: Acqua (Aqua), Glicerina Vegetale (Glycerine), Miele (Honey), Octocrylene (Octocrylene), Octylmethoxycinnamate, Olio di sesamo biologico (Sesamum indicum), Butyl Methoxydibenzoylmethane (Butyl Methoxydibenzoylmethane), Burro di karitè equosolidale (Butyrospermum parkii), Olio di Jojoba biologico (Simmondsia chinensis), Sodium Polyacrylate, Essenza assoluta di Tonka (Dipteryx odorata),Tintura di benzoino (Styrax benzoin), Essenza assoluta di lavanda (Lavandula angustifolia), Olio essenziale di Palissandro (Aniba rosaeodora), Olio di enotera (Oenothera biennis), Mandorle macinate (Prunus dulcis), Semi di Sesamo (Sesamum indicum), Farina d’avena (Avena sativa), *Benzyl Benzoate (*Benzyl Benzoate), *Citral (*Citral), Cumarina (Coumarin), Geraniol (Geraniol), *Linalool (*Linalool), *Limonene (*Limonene), Profumo (Perfume), Mica, Fluorphlogopite Sintetica, Methylparaben, Propylparabene (Propylparaben)

Lush Sesame sun tan lotion spf 10 – NOVITÀ

  • Emulsionata come un sapone
  • NON FOTOSTABILE (avobenzone e methoxycinnamate non ristabilizzati)
  • Propylene glycol. È un veicolante che scioglie lo strato corneo, di solito serve nelle creme che hanno molti attivi da veicolare (es. Anticellulite), ma qui? I filtri solari NON devono penetrare nella pelle, nemmeno gli oli rancidi e nemmeno quest’emulsione a saponetta!
  • Oli rancescibili

INCI: Infuso di Foglie di Noce (Juglans nigra), Olio di sesamo biologico (Sesamum indicum), Acqua (Aqua), OctylmethoxycinnamatePropilene glicolico (Propylene Glycol), Burro di cacao biologico ed equosolidale (Theobroma cacao), Estratto di Aloe Vera (Aloe barbadensis), Butyl Methoxydibenzoylmethane (Butyl Methoxydibenzoylmethane), Stearic Acid (Stearic Acid), Triethanolamine (Triethanolamine), Cetearyl Alcohol (Cetearyl Alcohol), Methylparaben,Propylparabene (Propylparaben)

Powdered sunshine spf 30 – NOVITÁ

  • Filtri solari stabilizzati con octocrylene + diossido di titanio
  • Oli essenziali FOTOSENSIBILI (lime, limone) per profumare
  • Dubbio amletico su come si faccia a esser certi di essere protetti con un solare in polvere, che scivola via, si disperde… non si riuscirà mai a metterne la quantità adeguata.

INCI: Polvere di calamina (Calamine Powder), Amido di mais (Zea mays), Octocrylene (Octocrylene), Carbonato di magnesio (Magnesium Carbonate),Octylmethoxycinnamate, Olio di sesamo biologico (Sesamum indicum), Butyl Methoxydibenzoylmethane (Butyl Methoxydibenzoylmethane), Olio essenziale di limone (Citrus limonum), Olio essenziale di lime (Citrus aurantifolia), Olio essenziale di Patchouli (Pogostemon cablin), Olio essenziale di olibano (Boswellia carterii),Burro di cacao biologico ed equosolidale (Theobroma cacao), Diossido di titanio (Titanium Dioxide), *Citronellol (*Citronellol), *Eugenol (*Eugenol), *Geraniol (*Geraniol), *Limonene (*Limonene), *Linalool (*Linalool), Profumo (Perfume),Fluorphlogopite Sintetica, Colour 77492 (Colour 77492), Colour 77491 (Colour 77491), Colour 77499 (Colour 77499), CI 77718

Lush balsamo solare solido spf 30 Sunblock

  • oli vegetali rancescibili
  • Filtri solari stabilizzati dall’octocrylene
  • oli essenziali per profumare

INCI: Burro di cacao biologico ed equosolidale (Theobroma cacao), Polvere di calamina (Calamine Powder), Octocrylene (Octocrylene), OctylmethoxycinnamateButyl Methoxydibenzoylmethane (Butyl Methoxydibenzoylmethane), Olio di sesamo biologico (Sesamum indicum), Carbonato di magnesio (Magnesium Carbonate),Olio essenziale di camomilla blu (Matricaria chamomilla), Essenza assoluta di rosa di Damasco (Rosa damascena), Olio essenziale di eucalipto (Eucalyptus globulus),*Limonene (*Limonene), Profumo (Perfume)

Lush Nirvana crema viso spf 30

  • NON FOTOSTABILE (avobenzone e methoxycinnamate non ristabilizzati)
  • Lanolina: sottoprodotto della lavorazione della lana, contiene grandi quantità di pesticidi.
  • Lush usa i Peg? Non lo sapevo…alla faccia del “fresh handmade bla bla”
  • Oli rancescibili
  • Oli essenziali per profumare

INCI: Infuso di giglio Brunello (Lilium asiatic ‘Brunello’), Glicerina Vegetale (Glycerine),Burro di Karitè (Butyrospermum parkii), Ethylhexyl Methoxycinnamate (Ethylhexyl Methoxycinnamate), Olio di mandorle biologiche spremute a freddo (Prunus dulcis),Stearato di glicerile e PEG-100 stearato (Glyceryl Stearate & PEG-100 Stearate),Cetearyl Alcohol (Cetearyl Alcohol), Olio di cocco biologico (Cocos nucifera), Butyl Methoxydibenzoylmethane (Butyl Methoxydibenzoylmethane), Olio di Jojoba biologico (Simmondsia chinensis), Olio di borragine biologico spremuto a freddo (Borago officinalis), Olio di semi di ibisco (Hibiscus sabdariffa), Succo fresco di mela (Pyrus malus), Lanolina (Lanolin), Essenza assoluta di Elicriso (Helichrysum stoechas), Olio essenziale di Ylang Ylang (Cananga odorata), Polline d’api (Polline d’api), Cera candelilla (Euphorbia cerifera), Phenoxyethanol (Phenoxyethanol),Benzyl Alcohol (Benzyl Alcohol), Citronellol (Citronellol), Linalool (Linalool),*Hydroxycitronellal (*Hydroxycitronellal), Profumo (Perfume)

Direi che non ce n’è uno che si salva…

Fare i solari non è uno scherzo: servono strumentazioni adatte alla misurazione dell’spf, serve un’approfondita conoscenza delle schede dei filtri utilizzati e della loro interazione con gli altri ingredienti.
Probabilmente Lush può permettersi tutto questo, ma ha deciso di badare più all’apparenza che alla sostanza, propinando come meravigliosi dei filtri di vecchia generazione, ossidanti e da stabilizzare.
Il fatto che la normativa europea non ponga delle restrizioni particolarmente gravose sulla formulazione dei solari non autorizza le aziende a far passare per “bello bello, buono buono e sicuro sicuro” quello che tale non è.
Per non parlare del fatto che con quelle quantità e quei prezzi (utilizzando l’adeguata quantità di protezione a ogni esposizione) spenderete lo stipendio di Briatore in prodotti che vi faranno solo invecchiare più velocemente.

Dorothy 🌸

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Avène Cleanance – spf 30 viso -pelle grassa e acneica – opinione e inci

avene-cleanance-spf-30-solare-acne-visoLa linea Cleanance di Avène è pensata appositamente pdr pelli grasse e impure, e nonostante i restanti prodotti non siano tutti entusiasmanti, questa crema solare ad alta protezione per il viso mi ha lasciata davvero soddisfatta.
È un latte molto asciutto, dal colore bianco, che lascia una leggerissima patina sulla pelle, offuscando pori e imperfezioni senza una vera coprenza me con un effetto direi “vellutato”.
La sensazione asciutta sul viso è molto gradevole e anche l’effetto estetico, seppur non eclatante, non è male!
Non unge ed è effettivamente un’ottima crema solare per pelli acneiche, perchè permette alle impuritá di asciugarsi sotto il sole, senza peggiorare la situazione.
Inoltre l’spf 30 permette di prevenire l’insorgenza di macchie, non solo di proteggerci dalle scottature.

L’erogatore a pressione di questa crema solare Avène è molto comodo anche igienicamente, perchè impedisce alla sabbia e ai batteri presenti sulle mani di contaminare il prodotto, in più permette di prelevare il dosaggio ottimale (in realtà un solo zic non basta per proteggere efficacemente tutta la faccia, bisogna sempre abbondare!).

Ho utilizzato Cleanance spf30 durante le prime esposizioni e comunque per tutto il mese di giugno e non mi sono mai scottata, nonostante sia un fototipo 2 con la pelle particolarmente sottile e delicata.
Anche la resistenza all’acqua è molto buona: regge tranquillamente un paio di nuotate (e io adoro nuotare! ^_^), dopo le quali è bene riapplicarla,e non si è spaventata nemmeno davanti al sudore, quindi la promuovo alla perfezione per una protezione sicura! 😉
Come tutti i solari con filtri chimici, richiede particolare attenzione al momento della detersione, in cui è preferibile utilizzare prodotti oleosi per essere sicuri di averlo rimosso bene.

E ora l’inci! 🙂

AVENE THERMAL SPRING WATER (AVENE AQUA). C12-15 ALKYL BENZOATE. CETEARYL ISONONANOATE. DIISOPROPYL ADIPATE. ISODECYL NEOPENTANOATE. METHYLENE BIS-BENZOTRIAZOLYL TETRAMETHYLBUTYLPHENOL [NANO]. WATER (AQUA). ALUMINUM STARCH OCTENYLSUCCINATE. BIS-ETHYLHEXYLOXYPHENOL METHOXYPHENYL TRIAZINE. DIETHYLHEXYL BUTAMIDO TRIAZONE. BUTYL METHOXYDIBENZOYLMETHANE. POTASSIUM CETYL PHOSPHATE. SILICA. ACRYLATES/C10-30 ALKYL ACRYLATE CROSSPOLYMER. BENZOIC ACID. CAPRYLIC/CAPRIC TRIGLYCERIDE. CAPRYLYL GLYCOL. DECYL GLUCOSIDE. DISODIUM EDTA. FRAGRANCE (PARFUM). GLYCERYL BEHENATE. GLYCERYL DIBEHENATE. GLYCERYL LAURATE. HYDROGENATED PALM GLYCERIDES. HYDROGENATED PALM KERNEL GLYCERIDES. PROPYLENE GLYCOL. SODIUM HYDROXIDE. TOCOPHERYL GLUCOSIDE. TRIBEHENIN. XANTHAN GUM. ZINC GLUCONATE

La protezione è eccellente, poichè principalmente affidata ai filtri di ultima generazione, Tinosorb S e M, con aggiunta di avobenzone (in questo caso perfettamente stabile). (Per chi fosse curioso di imparare a valutare la fotostabilità delle protezioni solari attraverso gli inci, consiglio questo articolo)
A base di acqua termale Avene, è una formula molto sintetica ma priva di schifezze immani (ad esempio non ci sono i classici derivati del petrolio, ma comunque è una crema tutt’altro che naturale).
Bruttino il conservante: il disodium edta solubilizza i metalli pesanti inquinando il mare e i pesci.

Sulla confezione del Cleanance spf 30 si sottolinea la presenza di pre-tocoferil, un precursore fotostabile della vitamina E (che come tutti gli oli vegetali, normalmente al sole si ossida e addio proprietà antiossidanti! ve lo ricordate vero? ^_^) e del gluconato di zinco, noto seboassorbente.
Il problema è che questi due ingredienti se ne stanno alla fine, ben sotto il profumo (che risultando poco invadente posso desumere sia già esso stesso ben sotto l’1%).
Insomma: per gli antiossidanti affidatevi al doposole (magari fai da te), mentre per il leggero effetto opacizzante state pur certe che è dovuta alla formula sintetica asciutta e praticamente priva di grassi. Tenete comunque conto che una pelle grassa sotto il sole non resterá mai opaca come quando avete appena spolverato la cipria 😉
Avene millanta anche la presenza di cucurbita pepo: io non l’ho trovata, fatemi sapere se qualcuno la riconosce in inci…probabilmente sono cieca io.

Promosso con 10 e lode per la protezione solare, ma si becca anche un 3 per la poca ecosostenibilità, (formula molto sintetica, conservante pessimo per finire in mare), poi sta a ognuno di noi valutare quanto si è disposti a chiudere un occhio o, ancor più importante, quanto si ha effettivo bisogno di un prodotto che non peggiori i nostri problemi.
Ne consiglio l’uso a chi ha rilevanti problemi acneici e cerca grandi sicurezze nella protezione.

Ovviamente sotto il sole cerchiamo grande performanza in termini di protezione, stabilità e resistenza, ma come doposole consiglio caldamente l’uso di una crema lenitiva e antiossidante ecobiologica.

La confezione è di 50 ml e a prezzo pieno costa 23 € (in alcune farmacie anche di più).
Online qui.

Come al solito vi invito a commentare per farmi sapere se la recensione vi è stata utile, a scrivermi se avete dubbi, domande o consigli!

Un super abbraccio,

Dorothy 🌸

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N.4 applicazione dell’hennè – Come fare l’henné rosso mogano in 5 passi

Il grande giorno in cui i nostri capelli prenderanno dei meravigliosi toni mogano è arrivato! Non resta che fare il nostro impacco di hennè! 😉

Se avete perso gli articoli precedenti, questa rubrica sull’hennè rosso mogano inizia qui. 🙂

Prima di fare l’hennè è meglio non aver usato alcun impacco con oli né balsami di nessun tipo, come vi dicevo nell’articolo di questa guida sulla preparazione dell’hennè, in quanto l’unto compromette il potere dell’hennè di legarsi alla cheratina e fissare il colore, che potrebbe quindi prendere meno o scaricarsi subito.

Sia che abbiate congelato l’impacco, sia che abbiate appena finito di lasciarlo ossidare, controllatene la consistenza: se l’hennè risulta troppo asciutto aggiungete un cucchiaio o due di acqua, fino ad ottenere un fango molto denso. Tenete conto che lo applicherete sui capelli bagnati.
Di solito il mio hennè dopo l’ossidazione e il congelamento ha delle crepe vistose, infatti preferisco doverci aggiungere acqua piuttosto che non poter rimediare ad un hennè troppo liquido.

Avrete bisogno di un rotolo di pellicola trasparente da cucina e di un paio di guanti in lattice monouso (quelli di plastica che vengono forniti nella confezione dell’hennè Forsan fanno schifo, sono larghi e poco elastici). Cominciamo!

  • Pettinatevi i capelli a testa in giù nella vasca in modo che siano più districati possibile.
  • Diluite lo shampo con l’acqua in un flaconcino e distribuitelo sulla testa ben bagnata. Attenzione a non aggrovigliare troppo i capelli, sollevateli leggermente per arrivare alla cute ma non arruffateli perché prima di applicare l’hennè non useremo il balsamo (per il solito motivo: l’hennè prende meno sui condizionanti). Le lunghezze verranno lavate dallo shampo che scivola giù, anche durante il risciacquo, al massimo potete aiutarvi con le mani ma l’importante è che evitiate di annodarli.
  • Sciacquate e avvolgete con attenzione i capelli in un asciugamano, in modo che assorba tutta l’umidità in eccesso.
  • Se avete timore di macchiarvi la fronte e le orecchie con l’hennè (impossibile col Forsan, molto probabile con Tazarine), potete riciclare una crema particolarmente siliconica per coprire queste zone con un leggero strato. Io sto usando la Tolerance Extreme di Avéne, che era finita nei bocciati di maggio 2014, ma ad esempio i classici primer make up per il viso sono perfetti.
  • Una volta messi i guanti tornate a testa in giù nella vasca e prendete con le mani un pochino per volta l’mpasto di hennè. Iniziate l’applicazione dalle radici, sollevando bene i capelli e massaggiando leggermente per farlo arrivare ovunque.
  • Chiedete a qualcuno se vi state dimenticando qualche pezzo: io di solito devo ritoccare la nuca e l’attaccatura dei capelli davanti e dietro le orecchie.
  • L’hennè che avanza tiratelo dalle radici alle punte in modo da coprire tutte le lunghezze. Lavoratelo in modo che arrivi dentro le ciocche, impastandolo bene anche sulle punte.
  • Accartocciate tutte le lunghezze in cima alla testa, nel modo più stabile possibile, fino ad ottenere praticamente una splendida forma a uovo. Se avete fatto l’impasto col gel ai semi di lino questo passaggio sarà facilissimo, perché la consistenza gelatinosa aiuta la stabilità del nostro testa-uovo. U.U
  • È ora di fasciarci la testa! Toglietevi i guanti e prendete il rotolo di domo pack senza la sua scatola di cartone (fidatevi, è più comodo…) e iniziate ad avvolgerlo intorno alla testa partendo da dietro la nuca. Attenzione a non stringere troppo e a non accartocciare le orecchie. Per chi usa il gel ai semi di lino 4-5 giri basteranno. Se avete usato solo acqua fatene un po’ di più, fino a che non sentite questo turbante ben fermo, e armatevi di scottex o fazzoletti per arginare eventuali gocce fuggitive, dato che cola più facilmente.

Ora armiamoci di tanta pazienza perché bisogna solo aspettare. L’hennè va tenuto da un minimo di un’ora a un massimo di…quanto riuscite. C’è anche chi riesce a tenerlo su tutta la notte, ma personalmente l’ansia di macchiare tutto non mi farebbe dormire. Quando non usavo ancora il gel ai semi di lino, e quindi l’impasto di hennè era più liquido e fluido, poche volte ho resistito più di due ore – due e mezza. Ora che uso il gel e il turbante resta fermo senza colare, arrivo tranquillamente a 4-5 ore senza accorgermene, anche perché nel frattempo faccio altro senza distrazioni.

♥   ♣   ♦   ♠   3 ORE DOPO ♥   ♣   ♦   ♠

Togliete il turbante in zona di sicurezza e risciacquate con abbondante acqua corrente, fino a che non sentite che tutto l’hennè si è sciolto e i capelli sono lisci, privi di sabbia.
Questa operazione richiede ben più di qualche minuto: non siate frettolose e controllate accuratamente di aver tolto tutto l’hennè, sarebbe un vero peccato doverli rilavare (o andare in giro con una strana sabbietta verde in testa…)! 😉

Quando siete sicure di aver tolto l’hennè, e l’acqua appare quasi limpida, applicate una noce abbondante di balsamo e districate delicatamente i capelli, al massimo con l’aiuto di un pettine a denti larghi, partendo dalle punte.
Al momento di sciacquare il balsamo, non spaventatevi se l’acqua si tingerà immediatamente di un’arancione intenso: l’hennè che non si è fissato ai capelli dovrà pur scaricare! 😉

Vi consiglio di non rilavare i capelli almeno per 2-3 giorni dopo aver fatto l’impacco d’hennè.
Se ci fate caso, nei giorni successivi il rosso tenderà a intensificarsi sui capelli, e un eventuale shampo interromperebbe l’azione dell’hennè, che continua a fissarsi.

Spero davvero di esser stata chiara, per qualsiasi domanda non esitate a contattarmi, anche in privato! 🙂

Buon hennè a tutte 😉

Dorothy 🌸

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Flora – crema mani rigenerante protettiva (anice, basilico, cardamomo) – impressione campioncino

crema mani flora anice basilico cardamomo campioncinoIl mio dolcissimo fidanzato mi ha fatto avere un catalogo di questa lussuosa marca ecobio, e insieme a questo mi è arrivato anche un campione da 5 ml di crema mani rigenerante e protettiva, con oli essenziali puri al 100%.

La marca Flora è rinomata per la sua vastissima gamma di oli essenziali di pregio, di diverse qualità e quantità.
Flora si fregia di essere del tutto made in Italy e di avere diverse certificazioni, che la rendono eticamente perfetta, ma al tempo stesso contribuiscono ai suoi prezzi poco popolari.

La crema mani che ho provato si presenta come un’emulsione molto leggera, si assorbe subito ed è perfetta per la stagione estiva. La sua gradevolezza cosmetica supera abbondantemente gli standard (spesso bassi) del mondo ecobio, tanto da poter essere paragonata a quella delle case di cosmesi più lussuose (e sintetiche).

inci crema mani flora cardamomoI suoi ingredienti di origine biologica sono: estratto d’aloe, olio di girasole, olio di cocco, burro di karitè, o.e. cardamomo, o.e. basilico, o.e. anice.
Sul campioncino viene specificato che non contiene conservanti, coloranti, peg, nè profumi sintetici. Infatti il suo odore pungente, agrumato, quasi acre, è dato dagli oli essenziali puri di cardamomo, anice e basilico, e personalmente lo trovo proprio sgradevole!
A parte il profumo pessimo (da genovese, il basilico non si sente proprio…personalmente la associo molto al bergamotto), c’è un altro motivo per cui NON comprerei questa crema: mi brucia le mani.
La prima applicazione è stata davvero tragica, forse perchè il prodotto era “fresco” e appena aperto, ma pochi secondi dopo averla messa le mani sono diventate viola e bruciavano da impazzire.

Ho dunque abbandonato il campioncino, praticamente pieno, a un lato della scrivania, fino a quando non mi sono decisa a concedergli un’altra chance: pizzicore e arrossamento si sono presentati solo un’altra volta, ma comunque molto meno intensi.
Le volte successive ho avvertito solo dei pruriti, leggeri ma sempre fastidiosi.
Proprio in questo momento, mentre scrivo questo articolo, ho fatto l’ultima applicazione che il campione mi permetteva, e pur non avendo reazioni macroscopiche sento sempre un leggero pizzicore sul dorso delle mani, sopportabile ma a tratti intenso.

É evidente che questa crema non è adatta a me, nonostante non abbia mai avuto reazioni di questo genere con altre formulazioni, perchè qualcosa in essa contenuto reagisce male sulla mia pelle, e guardando l’inci ritengo estremamente probabile che siano proprio gli oli essenziali. Infatti naturale non sempre è sinonimo di più sicuro, proprio perchè il potenziale allergizzante degli ingredienti naturali, ancorchè puri, è maggiore rispetto ad analoghi sintetici.

Quindi non vi consiglio questa crema, a meno che non abbiate la possibilità di annusarla e di testarla (magari nell’incavo del gomito) prima dell’acquisto. Personalmente proverei volentieri della stessa marca formulazioni con essenze diverse, ma questa proprio no!

Voi avete provato qualcosa marchio Flora? come vi siete trovate?

un abbraccio,
Dorothy 🌸

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Fitocose-jalus-c-opinione-recensione-inci

Jalus C – Fitocose – opinione e inci

Jalus C di Fitocose è un siero in gel non unto e non appiccicoso, giallino e trasparente, che si fregia di un complesso mutivitaminico eccezionale per la salute e la bellezza della pelle. Il suo profumo è praticamente neutro, vagamente di rosmarino ma quasi impercettibile, svanisce del tutto una volta steso sulla pelle.
È ricco di attivi idratanti, anti radicali liberi e antiossidanti; propone un delicato potere schiarente, rendendo omogeneo e uniforme il colorito e l’aspetto dell’epidermide, che viene nutrita, rinforzata e rigenerata.
Il flacone è in vetro opaco, con erogatore a pressione e chiusura a vite. In questo modo si può usare il prodotto senza contaminarlo con le mani, visto che la vitamina C è particolarmente delicata e sensibile all’ossidazione; contiene 30 ml di prodotto, che durano circa 2-3 mesi, e il prezzo (onestissimo) è di 15,80€.  Continua a leggere

Bottega Verde – Sol Elicriso spf15 corpo – impressione campioncino

sol elicriso spf15 corpoQuesta crema solare per il corpo spf 15, protettiva, idratante e vellutante, fa parte della nuova linea di solari Bottega Verde all’elicriso, nata sulla scia del successo dell’omonima linea doposole presente anche gli scorsi anni.
Come al solito applico queste protezioni medio-basse su gambe e braccia, in quanto ormai sapete che su viso e tronco preferisco protezioni alte.
È un’emulsione molto leggera, quasi più un latte che una crema, si assorbe velocemente e non lascia scia bianca nè unto. Il profumo è delicato, fiorito e molto gradevole! Personalmente l’ho davvero adorato… 😉 c’è da dire che Bottega Verde è maestra nelle profumazioni estive! *_*

sol elicriso spf 15 corpo inciDall’inci si desume che la protezione è stata affidata a due filtri non di ultima generazione ma comunque stabili (uvinul A plus e l’ethylhexyl methoxycinnamate).

Mi sono esposta dopo le 16, e questa crema mi ha permesso di ottenere una bella abbronzatura dorata. Ho avvertito un leggero prurito dopo un’ora di esposizione, e non sono riuscita a capire se sono io che ho ancora bisogno di fattori di protezione un po’ più alti, o semplicemente tollero poco la degradazione dei filtri chimici sulla pelle.

Lo comprerei? Si, ma con uno sconto ragionevole. A prezzo pieno costa 16,99 per 200 ml di prodotto, ma con l’offerta lancio si può acquistare col 35% di sconto a 10,50 €.

N.B. questa non è una recensione, ma un’opinione di “primo impatto”, appunto una prima impressione basata su un campione di prodotto (che di solito basta solo per una o pochissime applicazioni) e sul relativo inci.

Dorothy 🌸

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Latte corpo Riso Venere – Bottega Verde – opinione e inci

Dopo esser stato inspiegabilmente tolto dalla vendita, torna a grande richiesta il Latte corpo al Riso Venere di Bottega Verde!

latte corpo riso venere bottega verde vecchia confezioneÈ davvero una delle mie creme corpo preferite, uno dei pochi prodotti quasi totalmente ecobio che questa casa cosmetica abbia mai proposto e sono felicissima di poterne scrivere una recensione!

Si presenta come un latte denso di un chiarissimo color crema, formulato senza siliconi, coloranti e parabeni. Il profumo è deciso, piuttosto forte e persistente, con una pungente nota speziata: è facile che qualcuna lo trovi insopportabile.

Inci latte corpo riso venere bottega verde

L’inci è meraviglioso: ciò che conta è davvero naturale ed ecologico. Contiene tre ingredienti da agricoltura biologica: olio di jojoba, burro di karitè ed estratto di riso venere.

Credo che sia davvero la migliore crema corpo attualmente disponibile da Bottega Verde, tanto da far concorrenza come qualità, quantità e prezzo a tante più blasonate e costose case cosmetiche.

Questo ritorno sugli scaffali di Bottega Verde avviene con un packaging totalmente differente, il classico falcone trasparente con erogatore a pressione che BV usa ultimamente per i suoi “latte corpo”.
La confezione è sempre da 250 ml, ma finalmente non dovremo più dannarci col vecchio tubo, troppo rigido e con un sistema di chiusura astruso.131151_20140708153242671

Peccato che sia stato messo come prodotto “novità”, quando in realtà è un formulazione conosciuta e amata da tempo…questo comporta che sia acquistabile solo con lo sconto di lancio del 35% predefinito da Bottega Verde, e bisognerà aspettare un po’ di tempo per poterlo comprare con i classici coupon al 50% di sconto su un prodotto a scelta.
È comunque possibile (per ora) acquistare la precedente confezione col 55% di sconto nella sezione outlet del sito di Bottega Verde!
A prezzo pieno costerà 13,99 €.

Opinione e recensione d’uso.
Ho trovato che questa crema abbia un notevole potere idratante e nutriente, grazie alle considerevoli quantità di glicerina, miele, oli e proteine vegetali in essa contenute.
Come ogni prodotto ecobio che si rispetti lascia la famosa scia bianca durante l’applicazione, particolare che rende la gradevolezza cosmetica di questo prodotto minore rispetto ad altri più sintetici, ma che contemporaneamente obbliga a massaggiare la crema, contribuendo cosí a stimolare la circolazione.

Durante gli ultimi due mesi è stata mia fedele e fondamentale amica: ne avevo tenuto una confezione da parte proprio per mantenere l’idratazione profonda e la morbidezza ottenute col trattamento al 12% di acido glicolico di Fitocose.
L’ho utilizzata principalmente su gambe, glutei e fianchi, le zone più secche, a volte con qualche goccia di olio di mandorle per aumentarne l’efficacia nutriente.
Dona idratazione immediata e duratura, visto che la crema si assorbe lentamente e lascia la superficie della pelle come “inumidita” e molto morbida, ma assolutamente non unta.

Consigliatissima a tutte coloro che necessitano di idratazione profonda, ma non vogliono creme troppo unte!

Voi l’avete provata? La adorate quanto me?

Un abbraccio 🙂

Dorothy 🌸

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Collistar – Oleogel magico superabbronzante – che delusione! – inci

Oleogel magico collistar inci opinioneAttirata dalla sua “texture ultra-sensoriale” che “si fonde voluttuosamente sulla pelle“, dal suo filtro solare spf 10, perfetto per essere inserito nella mia tattica d’abbronzatura per pelli chiare, ma soprattutto presa benissimo per il 30% di sconto sui solari Collistar in una profumeria vicino casa, mi sono armata di 20 euro (a prezzo pieno costa 26 euro), decisa e ostinata a prendere possesso di questo Oleogel magico “ti amo Italia” by Collistar.

Sicura della qualità Collistar, arrivo in profumeria, afferro decisa la confezione di Oleogel che volevo diventasse mia, e con teatrale professionalità la giro… *pausaeffettosuspence*

Ed ecco lui. L’inci. 

Ingredienti: glycerin, aqua, cyclopentasiloxane, dimethicone, ethylexyl methoxycinnamate, butyl methoxydibenzoylmethane, peg/ppg-18/18 dimethicone, diethylamino hydroxybenzoyl hexyl benzoate, sodium chloride, fumaria officinalis extract, acetyl tyrosine, phenoxyethanol, daucus carota sativa root extract, polygonum aviculare extract, bisabolol, adenosine triphosphate, citrus medica limonum extract, ascorbyl palmitate, juglans regia seed oil, fumaric acid,glycine soja oil, arachis hypogaea oil, zea mays germ oil, dmdm hydantoin, beta-carotene, tocopherol, parfum, juglans regia leaf extract, riboflavin, panthenol, propylene glycol, hydrolyzed vegetable protein, butylene glycol, lechitihn, citric acid, ci 14720, ci 16255, ci 19140, ci 28440, ci 73015, ci 16035, alpha-isomethyl ionone, benzyl benzoate, benzyl salicylate, butylphenyl methylpropional, citronellol, eugenol, geraniol, hydroxycitronellal, hydroxyisohexyl 3-cyclohexene carboxaldehyde, limonene, linalool.

Crederete che mi sia scandalizzata per i siliconi così in alto? No di certo, anzi, come dicevo nell’articolo sugli oli abbronzanti, gli oli solari sintetici sono più stabili delle loro alternative ecobio, quindi mi aspettavo che fosse formulato esattamente così.

Credevo però di trovare dei filtri solari ben diversi da Collistar, azienda orgoglio della cosmetica classica italiana che ben può permettersi ingredienti costosi e di ultima generazione (se possono Garnier e Nivea, con prezzi molto più bassi, figuriamoci Collistar).

Invece hanno scelto per questo spf 10 dei filtri di vecchia generazione e assolutamente non fotostabili!

Ho segnato in rosa nell’inci i filtri solari (ovviamente chimici, non stiamo parlando di un prodotto ecobio).

  • Il primo è un filtro UVB stabile se da solo o in presenza di altri filtri fotostabili. Bisogna stare particolarmente attente perchè, se presenti entrambi, destabilizza l’Avobenzone.
  • Il secondo è proprio l’Avobenzone. Il butyl methoxydibenzoylmetane è un filtro non fotostabile in parte contro gli UVA in parte UVB.
    A questo punto mi è sprofondata la terra sotto i piedi (si fa per dire, però ci sono rimasta male), ho cercato in formula i vari filtri che potessero stabilizzare questo pastrocchio (es. Mexoryl e Tinosorb, eccellenti filtri fotostabili, senza dubbio i migliori), ma tutto ciò che ho trovato è stato…
  • il terzo filtro, un anti UVA noto come Uvinul A plus, che non pare avere proprietà stabilizzanti.

Purtroppo la presenza di filtri non fotostabili aumenta notevolmente il rischio di reazioni irritative o allergiche, nonchè le probabilità di ustionarsi. Se non abbiamo esagerato con l’esposizione e ci siamo scottate nonostante la protezione, non è detto che sia sempre colpa della nostra pelle, ma spesso sono proprio i nostri solari che lasciano a desiderare e ci irritano degradandosi al sole.

Sono sicura che molte si troveranno bene, specialmente chi ha una pelle poco delicata e già abbronzata, oppure chi non recepisce i segnali di sofferenza della pelle, anche perchè non è matematico che i filtri non fotostabili diano a tutti reazioni immediate e macroscopiche, tuttavia l’ossidazione dovuta a  grandi quantità di radicali liberi non si vede dall’oggi al domani.

Per conto mio non voglio rischiare e scelgo solo solari con filtri stabili, ancora meglio se frutto delle più recenti innovazioni tecnologiche, dunque ho posato mestamente la confezione e ho speso tutto al mercato in ciliegie e mirtilli…. dovevo pur consolarmi! 😉

Un abbraccio!

Dorothy 🌸

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Bottega Verde – latte solare orchidea e tamanù – impressione campioncino

Latte solare orchidea tamanù spf 6 bottega verdeIl latte solare super abbronzante spf 6 all’Orchidea e Tamanù di Bottega Verde si presenta abbastanza denso e cremoso, dal colore leggermente ambrato e dal delizioso profumo fiorito.

L’ho applicato sulle gambe e stavo quasi per ustionarmi dopo 10 minuti, cosa che quando non uso alcun tipo di protezione non accade. Probabilmente riflette e intensifica i raggi del sole ma il suo filtro è troppo basso per fornire una reale protezione, cosí risulto paradossalmente più protetta quando non applico nulla. Infatti, come dicevo negli articoli sull’abbronzatura migliore, vale la pena spalmarsi filtri solari solo se l’spf è almeno 10-15, altrimenti possono esserci più rischi che benefici.inci latte solare orchidea tamanù bottega verde

Questo solare affida il proprio potere protettivo all’ Uvinul A plus (filtro UVA) e all’ethylexyl methoxycinnamate (filtro UVB potenzialmente instabile), filtri non proprio di ultima generazione. Sinceramente, preferisco scegliere solari con filtri (in questo caso chimici) più moderni e sicuri.

Lo acquisterei? No.

N.B. questa non è una recensione, ma un’opinione di “primo impatto”, appunto una prima impressione basata su un campione di prodotto (che di solito basta solo per una o pochissime applicazioni) e sul relativo inci.

Dorothy 🌸

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Oli solari abbronzanti naturali/ fai da te: meglio di no!

olio solare abbronzante naturale fai da te

Questo articolo è dedicato a tutti coloro che sotto il sole cercano un’abbronzatura intensa con oli e creme super abbronzanti, ma sono indecisi se scegliere l’ecobio o i prodotti classici… 😉

È possibile sostituire gli oli solari abbronzanti in commercio, con oli vegetali (es. Oliva, mandorle…) più ecobio e naturali? In questo caso natura non fa rima con salute, visto che gli oli vegetali rischiano di causare molti più danni dei loro cugini sintetici.

Sia gli oli abbronzanti naturali che quelli sintetici amplificano gli UV e intensificano l’abbronzatura (parallelamente alla distruzione del patrimonio di collagene, ma chi usa un olio sotto il sole lo sa già e accetta il rischio), ma ci sono due differenze sostanziali che rendono preferibile abbronzarsi con gli oli in commercio:

  • Gli oli vegetali naturali irrancidiscono velocemente sotto il calore del sole e i raggi UV, e degradandosi formano grandi quantità di radicali liberi, che sono i peggiori nemici della nostra bellezza perchè diretti responsabili dell’invecchiamento cutaneo.
    Quindi, è vero che ad esempio l’olio d’oliva dona un’abbronzatura nera e intensa, ma fa anche danno doppio (e irreparabile) rispetto ai vari oli abbronzanti non ecobio reperibili in ogni profumeria.
  • Gli oli abbronzanti in commercio contengono oli stabilizzati (a volte anche vegetali), cioè molto più resistenti al processo di perossidazione che causa l’invecchiamento.

L’unico olio vegetale assimilabile agli oli abbronzanti in commercio è l’olio di jojoba.
In realtà l’olio di jojoba è una cera liquida, con una composizione sebosimile, e pertanto affine al film idrolipidico di cui la pelle si ricopre per proteggersi e idratarsi. L’olio di jojoba non irrancidisce facilmente perchè povero di grassi insaturi.

Se proprio non potete rinunciare al biologico, potete ottenere un olio abbronzante naturale fai da te di buona qualità, con elevato potere antiossidante e nutriente,  unendo ogni 100 ml di olio di jojoba 3-4 ml di vitamina E (tocoferile acetato, è un olio denso e vischioso…lo trovate in quasi tutte le farmacie ed è un fantastico antiossidante) e avrete un meraviglioso olio abbronzante ecobio.

Se non trovate l’olio di jojoba e comunque non volete usare gli oli sintetici, un’ ottima idea è usare come super abbronzante una crema corpo ecobio o un doposole, con attivi idratanti, lenitivi e antiossidanti, senza eccessive quantità di grassi vegetali.
Infine, potete potenziare questo abbronzante con 3-4 ml di vitamina E ogni 100 ml di crema.

La crema abbronzante riflette i raggi solari molto meno dell’olio, quindi è da preferire non solo per una questione ecologica, ma anche perchè produce meno danni responsabili dell’invecchimento fotoindotto.

Ovviamente i consigli di questo articolo sono diretti ai fototipi più scuri o pelli già abbronzate, che sviluppano una protezione naturale, paragonabile ad un spf 4. Infatti, vale la pena usare creme con filtro solare solo se l’spf scelto è almeno 10-15, altrimenti si mette inutilmente la pelle a contatto con filtri che degradandosi possono favorire il processo di ossidazione.

Buona abbronzatura! 🙂

Dorothy 🌸

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Come fare l’henné rosso mogano – miniguida in 5 passi– N.3 congelare l’hennè

Il congelamento rende il colore più intenso e freddo, inoltre si può preparare l’impacco con molto anticipo e metterlo in freezer già ossidato, in modo che sia subito pronto quando vogliamo utilizzarlo.

Anche chi desidera un colore più aranciato può tranquillamente congelare l’hennè: dato che lo avete mescolato con sostanze acide non otterrete mai un colore freddo, ma comunque la tonalità del vostro rosso sarà un po’ più intensa e carica.

Ovviamente questo è un passaggio facoltativo, quindi chi vuole applicare immediatamente l’hennè, può saltare questo articolo senza grosse perdite.

L’idea di congelare l’hennè nasce dalla necessità di conservare un impacco già pronto nel momento in cui non avevo più il tempo per applicarlo. Dal confronto con altre ragazze è venuto fuori che l’acqua, ghiacciandosi, aumenta di volume e rompe le vescicole di colore dell’hennè… 😉
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Il risultato è evidente in termini sia di riflessi, che di intensità in un bellissimo color mogano, dato che viene aumentata la componente fredda della tonalità di rosso (credo che la temperatura del freezer non c’entri nulla comunque, succede e basta… XD purtroppo le mie spiegazioni scientifiche si limitano al dato di fatto).
Direi che la differenza di colore sia palese nelle foto che vi ho mostrato nell‘introduzione a questa serie, e sarà ancora più evidente quando vi farò vedere gli ultimissimi risultati.

Io ne preparo diverse vaschette per volta e mi dura mesi e mesi nel congelatore, così ogni volta che ne ho voglia prelevo una vaschetta e posso usarlo immediatamente.
Possiamo farlo scongelare sia naturalmente, e in questo caso ci metterà 5-6 ore, oppure a bagnomaria (basta mettere la scodella congelata a galleggiare in una pentola d’acqua calda sul fuoco); sconsiglio invece il forno a microonde, perché agita le molecole di acqua e non so bene che effetti possa avere sul potere colorante del nostro impacco, visto che sicuramente lo cuoce.

La prossima settimana affrontiamo l’applicazione dell’hennè e il tempo di posa, con un articolo in cui ho dato l’anima, molto più lungo di questo, che spero comunque vi sia piaciuto.

Dorothy 🌸

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